Dopo la presentazione del Piano finanziario, che prevede anni di deficit, il gruppo del Centro prende posizione e indica alcuni obiettivi a corto termine
Il confronto, costante, tra Amministrazione e consiglieri comunali può facilitare il lavoro di programmazione nella gestione della cosa pubblica. A questo servono anche le specifiche sedute dedicate alla presentazione dei piani finanziari, strumenti guida dell’azione politica dei Municipi. Di recente, anche nelle Terre di Pedemonte, Municipio, consiglieri comunali ed esperto contabile incaricato di elaborare il documento si sono incontrati per capire come orientare le scelte strategiche per gli anni a venire. Il tutto in un contesto nazionale e internazionale non dei più semplici da decifrare e che incide, indirettamente, anche sulle risorse a disposizione dei Comuni (incertezza e rallentamento del ciclo economico).
Nel caso di Terre di Pedemonte, dopo un decennio di risultati incoraggianti a consuntivo, la musica sta cambiando. Negli ultimi tempi sono stati avviati investimenti strategici per il Comune mai visti prima (si pensi alla palestra polivalente e alla passerella ciclopedonale per non citare che i più attuali e ingombranti dal profilo economico), affrontati senza colpo ferire grazie anche alla solidità che ha sempre caratterizzato i bilanci dell’ente. Ma, come detto, d’ora in poi, a fronte di previsti significativi disavanzi che caratterizzeranno gli esercizi fino al 2028, occorrerà monitorare attentamente le uscite. In una sua corposa presa di posizione, la locale sezione del Centro mette in evidenza alcuni aspetti del Piano finanziario ritenuti meritevoli di attenzione. A cominciare dagli investimenti futuri, che secondo il gruppo “difficilmente potranno essere realizzati tutti nella tempistica prevista. Le scorse legislature hanno dimostrato le notevoli difficoltà che si incontrano nella realizzazione di un’opera: dalla pianificazione alla progettazione, dallo stanziamento dei crediti all’approvazione formale dei progetti, dalle delibere dei lavori alla costruzione. Questo per dire che, se si vogliono raggiungere gli obiettivi, non bisogna attendere troppo con la progettazione o le procedure di approvazione. Semmai si giungesse a termine prima del previsto, cosa più unica che rara, si attenderà con l’avvio della realizzazione. Avere un ventaglio di opere mature, permette per contro di assegnare le giuste priorità agli investimenti”.
Uno di questi grossi progetti riguarda il futuro del vecchio palazzo scolastico di Verscio, in disuso: “A nostro avviso, il potenziamento della sede delle scuole di Verscio, con lo spostamento del relativo vecchio asilo, deve pure servire a creare le migliori premesse per insediarvi un asilo nido e una mensa aperta a tutti gli allievi che vogliono usufruirne. Questa opera andrebbe quindi considerata la priorità del Comune per questa legislatura, così da poter iniziare i lavori ancora nel quadriennio in corso. Siamo inoltre molto interessati a che la piazza di Verscio e il nucleo adiacente siano oggetto di riqualifica e possano così diventare il vero centro di aggregazione e di incontro per la popolazione delle Terre di Pedemonte. Questo comporta tuttavia una pianificazione globale e coordinata, evitando fughe in avanti, come il prospettato risanamento della ex casa comunale, e tenendo conto di altri stabili adiacenti, a cui si potrebbero assegnare nuove funzioni, non da ultimo maggiori servizi per la popolazione che tende a invecchiare, o migliori occasioni di scambio intergenerazionale”.
Nelle visioni del Centro, che difende il moltiplicatore d’imposta all’85%, rientra anche l’area di svago dell’ex bacino Aet di Ponte Brolla, per la quale riteniamo utile e prioritaria la sistemazione del sedime e del percorso ciclabile. Ci sembra meno urgente la creazione di strutture ricettive a favore in particolare della palestra di roccia, come la struttura di ristoro o gli spogliatoi. Riteniamo infatti che il compito di realizzare tali infrastrutture possa essere assegnato ai privati – tramite concorso – concedendo semmai le aree necessarie in diritto di superficie. Nella zona sono inoltre presenti molti grotti privati, che in questo contesto potrebbero essere integrati e valorizzati, per far conoscere le caratteristiche di questa pregiata zona”. Infine, il gruppo evidenzia come nell’elenco delle opere della prossima legislatura “non abbiano trovato degli accenni alle spese di pianificazione, di progettazione o di esecuzione, alcuni interventi che, a nostro avviso, devono essere affrontati e risolti almeno nel medio termine, così da garantire alla popolazione un ambiente residenziale interessante e condizioni di vita ottimali. Ci riferiamo in particolare all’annoso problema dei rifiuti urbani e dei relativi contenitori interrati, ai punti di raccolta del verde nel comune – per non obbligare i cittadini a trasportare loro stessi i medesimi allo Zandone o magari a gettarli nei riali e nelle golene – o alla messa in regola, una volta per tutte, della zona artigianale nella campagna di Verscio”. Da qui l’invito conclusivo, al Municipio, a voler “ripensare le priorità di alcuni investimenti”.
Un tema, quello della progettualità del Comune, caldeggiato anche dalla commissione della gestione nella seduta di legislativo di martedì scorso. Seduta che ha visto l’approvazione di tutte le trattande all’ordine del giorno e la nomina di Danilo Ceroni (Plr) alla presidenza del Cc (Pascal Mayor, LiSA, vice).