laR+ Centovalli

Metti una sera, sullo stesso binario, artisti, tradizioni e paesaggio

Torna a luglio l'appuntamento con Centovalli Centoricordi, lo spettacolo teatrale itinerante sui treni delle Fart. Protagonista sarà ‘Robinia delle Valli’

(Fart/Pedrazzini)
1 luglio 2025
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Nelle Centovalli il teatro viaggia a bordo del nuovo treno e si fa itinerante. Grazie a un'originale forma di intrattenimento che sta prendendo piede un po’ ovunque, che si tratti di treni o autobus, la fruizione non cambia. Ci si gode un'esperienza a contatto più diretto con gli artisti che quale palcoscenico scelgono i mezzi di trasporto pubblici e, nel caso di “Robinia delle Valli”, lo splendido itinerario della Centovallina che da Verscio porta, tra ponti e gallerie, fino alla stazione di confine di Camedo. Le Ferrovie Autolinee Regionali Ticinesi (Fart) e l’Associazione Centovalli-Centoricordi hanno infatti pronto, per l'estate, questo nuovo progetto teatrale che vuole essere un’esperienza inedita che intreccia il mito, il paesaggio e la storia locale. A bordo, con gli spettatori, salgono artisti (professionisti, studenti e allievi della rinomata scuola di teatro verscese) e musicisti che interagiscono in tempo reale con i passeggeri. Una crew di tutto rispetto, garanzia di risate, in uno show che fonde, su uno stesso binario, diversi linguaggi artistici e che vuole essere, al tempo stesso, anche didattico. Si viaggia con la fantasia e ci si ritrova, come spiegano Livio Andreina, regista e ideatore e Masha Dimitri, coideatrice e attrice, proiettati nel passato, tra mito e realtà. Il modello ricalca quello delle due precedenti, fortunate, edizioni: alle fermate del treno gli artisti scendono ed eseguono delle performance, per poi risalire fino alla stazione successiva. Al capolinea, Camedo, il finale della storia, seguito da una cena in allegra compagnia a base di prodotti genuini della regione. Prima di far rientro a casa a bordo della Centovallina, che non sarà dunque un semplice involucro bensì parte integrante del progetto, la coprotagonista.

Su e giù dal treno, storie che si incastrano a meraviglia

Il format e la trama promettono, dunque, sicuramente emozioni. A fungere da aprifila, come qualcuno ricorderà, fu nel 2012 ‘Centovalli Centoricordi’, con protagonista il compianto Clown Dimitri, lo spettacolo incentrato sulle genti e le vicende (vere o presunte tali) delle Centovalli. Seguito, nel 2019, da “La Canzone della valle” (autore Flavio Stroppini, poeta e narratore). Entrambi riscossero un grande successo di pubblico e critica. «Il format rimane perciò lo stesso delle due precedenti edizioni – spiegano Livio Andreina e Masha Dimitri –. Lo spostamento in treno richiede come sempre un calcolo del minutaggio preciso, le storie si incastrano a meraviglia. Sia per le Fart, che devono assicurare il loro servizio all'utenza e che hanno diverse stazioni in fase di ristrutturazione, sia per noi è stata una sfida enorme. Due anni fa quando abbiamo bussato alla loro porta, ci siamo subito resi conto degli ostacoli da superare. Sono stati due anni di pianificazione laboriosa. Ci sono dei limiti legati al numero ridotto di stazioni e quindi molte recite avvengono sul treno direttamente. Questo significa riuscire a coinvolgere tutti, nei vari scompartimenti, permettendo una fruizione il più possibile completa dello spettacolo». Punto forte dell'offerta, è stato più volte sottolineato, l'unicità del territorio attraversato: «È un bellissimo palcoscenico, la gente apprezza lo spettacolo e si gode la natura guardando fuori dal finestrino, mentre la trama salta in continuazione dal passato al presente» – osserva AnnaMaria Glaudemans, responsabile della scenografia, dei costumi e degli accessori. Il tutto accompagnato dalle note della bandella, sulle musiche di Oliviero Giovannoni, mentre a Claudia Capecchi spetta il ruolo di direttrice di produzione.

Il cast è composto di 23 persone tra attori (professionisti e non) e musicisti, giovani e meno giovani, uniti in questa sfida. Protagonista del racconto è Robinia delle Valli, che rimanda al leggendario Robin Hood, impegnata anche lei a combattere i soprusi e le ingiustizie compiuti da un conte. Coraggiosa e indomita fuorilegge armata di arco e frecce, questa figura femminile vuol essere un tributo reso a tutte le donne che hanno vissuto le Centovalli ai tempi dell'emigrazione (i mariti erano costretti a lasciare la valle in cerca di fortuna all'estero, mentre loro dovevano prendersi sulle spalle tutto il carico della famiglia e del lavoro per sopravvivere). Su questo canovaccio si intreccia poi una riflessione, sempre attuale, su concetti quali la giustizia sociale, il rispetto dei diritti, la solidarietà.

‘Conciliare arte e tecnica, teatro e sicurezza’

La ‘corsa speciale’ è sicuramente qualcosa in più di un semplice spettacolo, è un viaggio nella memoria di un territorio antropologico che, nel corso dei decenni, ha conservato le sue tradizioni. Ma è anche un modo nuovo di guardare alla ferrovia. Paolo Caroni, presidente del Cda delle Fart, ha ricordato la valenza di questo spettacolo dal punto di vista della promozione territoriale: “La sfida è rimasta grande – ha scritto nel suo contributo riportato dall'addetta stampa, Cecilia Brenni –, conciliare arte e tecnica, teatro e sicurezza ferroviaria non è mai semplice. Ma oggi siamo consapevoli di quanto questo spettacolo parli al territorio e di quanto sia in grado di valorizzarlo. E quest'anno si aggiunge un elemento speciale: i nuovi treni Stadler, che diventano parte della scena. Non potevamo immaginare modo migliore per presentarli. C’è, infine, un aspetto umano che mi sta particolarmente a cuore: questo spettacolo nasce da un lavoro corale, che unisce professionisti e studenti, artisti e gente del posto. È cultura dal basso, radicata e partecipata”.

La prima dello spettacolo (bilingue italiano/tedesco) è in programma il 18 luglio, alle 18. Diciassette in totale le corse. I biglietti sono in vendita sul sito www.centovalli-centoricordi.ch. Il prezzo del biglietto comprende lo spettacolo, il viaggio in treno andata e ritorno e la cena tipica.