Onsernone/Confine

Bagni di Craveggia, pietre d’inciampo alla memoria dei partigiani

Dopo Brissago, un’altra località ticinese di confine, teatro di tragiche vicende di guerra, si appresta a ricevere queste particolari steli commemorative

(Museo Onsernonese)
17 luglio 2025
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Il prossimo 12 agosto, con una breve cerimonia, verranno posate tre pietre d'inciampo in memoria dei partigiani uccisi e feriti quando cercarono rifugio oltre il confine svizzero ai Bagni di Craveggia, nell'ottobre del 1944. È la seconda volta che queste pietre d'inciampo vengono posate in Ticino. Per 40 giorni nell'autunno del 1944, Domodossola e la regione circostante furono liberate dal dominio nazifascista. Il 10 ottobre, tuttavia, i fascisti italiani, sostenuti da unità tedesche, lanciarono una grande offensiva per riconquistare la zona. La partigiana “Repubblica dell'Ossola” dovette essere abbandonata. Migliaia di civili e partigiani cercarono di fuggire in Svizzera. Molti scelsero la via della Val Vigezzo verso la Valle Onsernone, tra cui circa 250 partigiani vollero attraversare il confine ai Bagni di Craveggia, ma furono inizialmente respinti dalle autorità di frontiera svizzere. Nel frattempo, i miliziani fascisti si avvicinarono e aprirono il fuoco contro i fuggitivi con le mitragliatrici. Visto l'imminente pericolo di morte, gli ufficiali svizzeri aprirono la frontiera ai fuggitivi ed evitarono un bagno di sangue. Tuttavia, due persone furono uccise e decine ferite.

Per tre delle vittime è prevista la posa di una pietra d'inciampo: Federico Marescotti, ucciso sul posto e sepolto a Comologno (foto), Renzo Coen, colpito mortalmente e deceduto due giorni dopo all'ospedale di Locarno, e Adriano Bianchi, gravemente ferito, che poi scrisse un libro di notevole valore storico su quel periodo (‘Il ponte di Falmenta’, Ed. Tararà). Alla cerimonia parteciperanno, tra gli altri, Ruth Dreifuss, già consigliera federale; Marina Carobbio Guscetti, membro del Consiglio di Stato ticinese; Jakob Tanner, storico, Associazione Stolpersteine Schweiz; Andri Kunz, sindaco del Comune di Onsernone; alcuni membri della famiglia Bianchi e altri ospiti dall'Italia. La Band del Pian Cavallone allieterà la particolare giornata.

Ricordiamo che a questi tragici fatti dedica una mostra anche il Museo onsernonese con sede a Loco. Con il titolo ‘Bagni di Craveggia - 18 ottobre 1944 - La valle Onsernone testimone dell'epilogo di 40 giorni di libertà’, visitabile fino al 26 ottobre 2025, l'esposizione (arricchita da storiche immagini in bianco e nero) si ricordano quelle giornate che coinvolsero e toccarono, da vicino, molti vallerani e ticinesi.