Per il Municipio il solido capitale proprio permetterà di assorbire gli importanti investimenti in corso e in arrivo senza ritoccare il moltiplicatore
Da qui al 2028, Losone vedrà calare vistosamente l’autofinanziamento (i mezzi propri a disposizione del Comune per finanziare gli investimenti passeranno dai 2,8 milioni di franchi del consuntivo 2024 a 1,4) e schizzare alle stelle il debito pubblico, dai 3’659 franchi pro capite sempre del 2024 ai 6’489 preventivati fra tre anni, ossia ben al di sopra della media cantonale di 5’641 franchi, già ritenuta molto elevata. Letti così, i principali indicatori economici contenuti nel piano finanziario 2025-2028 del Comune – pronto per venir presentato al legislativo per la discussione (ma non la votazione, essendo “semplicemente” un documento programmatico) in una delle prossime sedute – potrebbero destare preoccupazione, anche in chiave moltiplicatore, ma a tranquillizzare i cittadini ci pensa il sindaco Ivan Catarin... «Dal piano finanziario emerge la volontà del Municipio di mantenere il moltiplicatore politico del 90% fino alla fine della legislatura, anche in compensazione dei risultati positivi degli scorsi anni – le parole del capo dell’esecutivo –. Questo comporterà l’erosione di parte del capitale proprio accumulato, che attualmente è in buona salute (circa 15 milioni) e permette quindi di assorbire questi risultati per alcuni anni. Il Municipio comunque ritiene sempre fondamentale gestire le risorse nel migliore dei modi e cercare di ottimizzare maggiormente il contenimento dei costi, tenendo conto del fatto che sul territorio sono in atto importanti lavori e altri ancora seguiranno».
Già, importanti ma necessari investimenti che sono alla base delle cifre “negative” elencate in precedenza… «Nel corso del 2025 termineranno diverse opere importanti, in primis la nuova casa comunale, come pure altri interventi su strade comunali e canalizzazioni, per un importo stimato in 13,8 milioni di franchi. Fra le spese principali previste per il prossimo futuro ci sono invece il progetto per la ristrutturazione completa dell’edificio scolastico che ospita le scuole comunali – progetto che comprende anche gli stabili ex asilo ed ex casa comunale, per un ammontare stimato superiore ai 30 milioni –, i lavori afferenti al comparto della zona Cattori (1,75 milioni già votati) e altri interventi stradali di sottostruttura per la sostituzione delle canalizzazioni (5,6 milioni, a cui andranno tolti i sussidi cantonali e i contributi di costruzione calcolati in circa 2,4 milioni). Considerando che per i prossimi anni, gli investimenti saranno superiori all’autofinanziamento dell’ente, questo avrà come conseguenza un aumento del debito pubblico. Si avrà quindi a breve termine la necessità di far capo al mercato dei capitali, la cui situazione ora sembra stabile con tassi ipotecari favorevoli».
Tutto sotto controllo quindi, anche perché «il Municipio vigila costantemente sulla gestione corrente e sull’andamento finanziario del Comune, minimizzando per quanto possibile i costi per contenere il fabbisogno da coprire mediante il prelevamento dell’imposta comunale. Inoltre i valori risultanti dal piano finanziario tengono conto del fatto che le previsioni sono state effettuate sulla base di valutazioni prudenziali, ma anche su una pianificazione molto attendibile degli investimenti, dato che la maggior parte dei crediti è già stata votata in Consiglio comunale e alcune opere sono già in fase di esecuzione. Oltretutto solitamente a consuntivo, le spese annue di gestione risultano inferiori rispetto a quanto preventivato (era stato così anche per il 2024, grazie soprattutto a entrate fiscali straordinarie, come pure ad alcune sopravvenienze)».
In definitiva, «dal piano finanziario emerge una situazione finanziaria tutto sommato sostenibile fino al termine della legislatura. Per il futuro quindi il Municipio vuole concentrarsi sui progetti in corso e ottimizzare la gestione delle spese in vista dei prossimi investimenti. Nonostante il disavanzo previsto, le finanze comunali sono, infatti, ancora solide e consentono di poter pensare agli anni della presente legislatura con un certo grado di tranquillità».
A proposito di progetti, è finalmente in pubblicazione (fino all’8 settembre) quello di riqualifica della via Locarno, il principale asse urbano (nonché porta d’accesso) del comune adagiato sulla sponda destra della Maggia e con circa 21mila veicoli al giorno una delle vie di transito più trafficate del cantone. Un’opera che comprende diversi interventi – per un totale di circa 8 milioni di franchi suddivisi tra Confederazione, Cantone, Cit e Comune di Losone, quest’ultimo chiamato a contribuire per un massimo di 1,3 milioni – contenuti nei Programmi d’agglomerato del Locarnese di seconda e di terza generazione (PALoc 2 e 3), che ha iniziato a concretizzarsi tra il 2017 e il 2019 quando è stata elaborata una prima versione, ma giunta solo ora in pubblicazione a causa di opposizioni (in particolare relative ai diversi posteggi privati espropriati) e lungaggini procedurali... «Speriamo che ora il progetto possa prendere slancio e proseguire senza particolari intoppi, in particolare a livello di ricorsi. Si tratta di un’opera fondamentale per ridisegnare la porta d’ingresso del nostro comune, la cui configurazione attuale lascia poco spazio alla mobilità lenta e alle esigenze del trasporto pubblico».
Tra i principali interventi previsti: una nuova corsia preferenziale bus lungo il lato sud tra via Emmaus (Mercato Cattori) e la rotonda Ponte Maggia in direzione di quest’ultima e la realizzazione di due coppie di nuove fermate bus in prossimità dello stesso Cattori e della Fabbrica; la realizzazione di un collegamento ciclabile tra la rotonda del Ponte Maggia e quella di via Mezzana, essenziale per integrare la rete ciclabile cantonale (percorso della Valle Maggia) con il collegamento regionale Ascona-Locarno e l’asse ciclabile regionale Locarno-Ascona-Losone-Intragna; l’estensione del camminamento pedonale sul lato sud di via Locarno tale da permettere di predisporre un viale alberato; la formazione di attraversamenti ciclopedonali nei pressi delle rotatorie di via Mezzana, via Emmaus e Ponte Maggia, per garantire la permeabilità verso il comparto a nord di via Locarno; il completo risanamento della pavimentazione stradale con l’applicazione di uno strato superficiale fonoassorbente.
Da ricordare infine come l’inizio dei lavori dovrà avvenire entro giugno 2027 per non perdere 1,5 milioni di sussidi federali… «Secondo la tempistica prevista dal Dipartimento del territorio del Cantone – conclude Catarin –, la realizzazione dell’opera è in progetto per il biennio 2026-2027».