Il Municipio licenzia un credito di 250mila franchi per eliminare la caldaia a nafta e sostituirla con pompe di calore. Nuova anche l’illuminazione
Sterzata ecologica per il Palazzo civico di Tenero-Contra. Il Municipio intende infatti procedere con la sostituzione dell’attuale (vetusto) impianto di riscaldamento a olio dello stabile comunale e, contemporaneamente, col rifacimento dell’impiantistica dell’illuminazione, con l’installazione di nuove lampade a basso consumo energetico. A tale scopo, negli scorsi giorni, ha licenziato un messaggio contenente una richiesta di credito di 250mila franchi da sottoporre al legislativo.
Nel documento, ripercorre dapprima brevemente l’istoriato dell’immobile, risalente al 1912, in contemporanea con la nascita del nuovo Comune di Tenero-Contra. Costruito su tre piani, l’edificio che originariamente accoglieva anche le scuole del paese, è stato oggetto di un’importante ristrutturazione nel 1988.
Da allora, in pratica, sono stati eseguiti solamente interventi di manutenzione. La caldaia è stata installata l’anno successivo ed è oggi giunta al termine del suo ciclo vitale dal momento che, non rispettando più il Regolamento sull’utilizzazione dell’energia, va assolutamente sostituita. Oltretutto trovare sul mercato eventuali pezzi di ricambio risulta un’impresa ardua. L’impianto di riscaldamento è progettato per riscaldare, oltre agli uffici della Casa comunale, pure lo stabile sede del Corpo pompieri di Tenero-Contra. Oltre al problema del riscaldamento, come detto, vi è anche quello dell’illuminazione. A oggi, quella dei locali è assicurata da tubi e lampade fluorescenti tipo T5 e T8. Dal 25 agosto 2023, non è più consentita in Svizzera la vendita di questo prodotto a motivo del loro contenuto di mercurio e per l’alto consumo energetico. In pratica sono fornibili solo fino a esaurimento scorte.
Il Municipio a suo tempo ha coinvolto nel discorso anche la Commissione energia e ambiente (commissione consultiva), in particolare per affrontare il tema della sostituzione della caldaia abbinata a un impianto fotovoltaico, l’isolamento del tetto e la sostituzione dell’impianto d’illuminazione di tutto lo stabile. Quest’ultima ha suggerito di conferire un mandato per un primo progetto di massima sui lavori necessari, deliberato nel mese di giugno 2022 allo studio Ifec Ingegneria Sa.
Successivamente, nel mese di aprile 2023, il Municipio ha deliberato al medesimo studio l’allestimento di un progetto definitivo, concluso nel mese di ottobre 2023. Al lato pratico, è prevista l’installazione di quattro pompe di calore anziché una sola, al fine di ottenere maggiori vantaggi: riduzione della potenza elettrica allacciata, minori emissioni di rumore, modulazione della potenza da fornire più semplice, ridondanza (parziale) e un risparmio economico stimato in 150mila franchi. La posa di un impianto fotovoltaico sulla copertura della caserma dei pompieri sarebbe invece subordinata, visto lo stato di conservazione del tetto (realizzato alla fine degli anni 80 e successivo ripristino dell’impermeabilizzazione negli anni 2000), a un rifacimento completo per allinearlo allo stato della tecnica. Considerato il periodo di realizzazione dello stesso, non è quindi esclusa anche la presenza di amianto, che sarà da verificare attraverso un’opportuna perizia.
Ufficio tecnico e Commissione energia e ambiente concordano sul fatto che si possa procedere a tappe, senza rischio di generare costi eccessivi. Se vi sarà la luce verde da parte del Consiglio comunale, l’idea è di posare le termopompe e sostituire gli attuali corpi luce nella primavera del 2026, con una durata dei lavori di circa due mesi.
Per non perdere tempo, il Municipio ha pure interpellato il Cantone con la domanda di costruzione, in modo tale da poter verificare la fattibilità di esecuzione dell’impianto così come proposto e valutarne l’impatto fonico. Nel mese di settembre del 2024 è stata rilasciata la licenza edilizia. Per il finanziamento dei vari interventi, l’esecutivo ritiene opportuno ricorrere anche al Fondo per le energie rinnovabili (Fer), presente nel bilancio comunale, per complessivi 150mila franchi.
L’Amministrazione è dunque dell’idea che la svolta green (promozione dell’eco-efficienza e riduzione di consumi di energia primaria) per questo stabile pubblico vada messa in atto senza indugi. Un’operazione strategica a favore anche dell’ambiente (riduzione emissioni CO2).