Locarnese

Autosilo a Muralto, il Plr chiede calma e rispetto delle urne

Avviare l'iter della variante per realizzarlo ‘chiuderebbe definitivamente la porta a qualsiasi alternativa al nodo intermodale’

Il grande parcheggio a nord della stazione, dove sorgerebbe l’autosilo
15 settembre 2025
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Stop alla costruzione dell'autosilo dietro la stazione Ffs di Muralto. Così facendo “si chiude definitivamente la porta a qualsiasi alternativa al nodo intermodale e si compromette l'uso dell'area a nord della stazione per i bus, condizionando le future possibilità di sviluppo”.

Lo sostiene il Plr di Muralto in una nota che fa riferimento a un'intervista rilasciata dal sindaco Stefano Gilardi al Cdt; intervista in cui Gilardi rilanciava il discorso pianificatorio con l'avvio di un iter che concretizzi le intenzioni del Municipio di realizzare i parcheggi con il grande parco sopra. Ipotesi che i liberali radicali di Muralto aborrono, ricordando il 61,58% di “no” dei muraltesi al progetto di nodo intermodale così come proposto dal Cantone: “Un risultato netto che non può essere ignorato”.

Eppure, quanto riproposto dal sindaco “ripropone un frammento del disegno già bocciato alle urne”, ricorda il Plr; il quale non nega che un autosilo serva, anche per liberare il lungolago e il viale Cattori dai parcheggi. “Ma un'opera di questa portata non può essere avviata senza una nuova analisi del traffico e senza una visione complessiva della mobilità”.

Il Plr parla pertanto di “fretta e ostinazione”. Questo modo di fare “non solo ignora la volontà popolare, ma rischia di bloccare ogni discussione costruttiva sul tema della mobilità. È inevitabile che una scelta simile generi opposizione e nuove raccolte firme con esito già scontato”. Criticando la municipale Monique Fransioli (Muralto Democratica) per il suo silenzio “dopo aver guidato l'opposizione al nodo intermodale”, il Plr dice di ritenere “urgente fermarsi e rilanciare un’analisi progettuale indipendente, che escluda definitivamente il progetto Botta e permetta una riflessione libera, trasparente e condivisa. Solo così sarà possibile presentare ai cittadini – di Muralto e dell’intero Locarnese – un piano viario credibile e sostenibile. Il nostro Comune non può accontentarsi di inseguire pezzi di un progetto bocciato: deve avere il coraggio di aprire un capitolo nuovo, all’altezza delle vere sfide che ci attendono”.