Inaugurato il percorso di 2'200 metri tra Quartino e Magadino. Un tratto complesso, in parte sospeso a lato della cantonale e con una nuova passerella
Non è stata una passeggiata la realizzazione della nuova pista ciclopedonale tra Quartino e Magadino. Un tratto lungo 2'200 metri, costato circa sette milioni di franchi, inaugurato oggi, giovedì 18 settembre, alla presenza del sindaco di Gambarogno Gianluigi Della Santa, del presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi e di quello del Gran Consiglio Fabio Schnellmann.
L’opera, hanno ribadito i tre relatori, contribuisce in modo significativo al rafforzamento della rete ciclabile del canton Ticino, offrendo un'alternativa sicura e sostenibile per gli spostamenti quotidiani. In particolare collega il Centro sportivo del Gambarogno al centro abitato di Magadino, favorendo l’accessibilità tramite la mobilità lenta alla zona delle Bolle e alla riva del lago. La realizzazione del nuovo tracciato ha richiesto la costruzione di importanti opere strutturali: nuovi muri di sostegno per la vicina linea ferroviaria, una mensola in calcestruzzo sospesa sul lato a valle e una passerella sul riale Cavriana.
«Parallelamente è stata prevista anche una riqualifica naturalistica, paesaggistica e di fruibilità della riva lacustre, nonché i necessari accorgimenti per preservare le componenti faunistiche presenti nelle Bolle di Magadino, con particolare attenzione agli anfibi e ai rettili – ha specificato Gobbi –. Nell’ambito del contemporaneo risanamento completo della strada cantonale sono state posate delle pareti guida fisse per gli anfibi, con relativo sottopasso di attraversamento della strada, nel settore particolarmente interessato dalla migrazione primaverile, data la vicinanza del sito di riproduzione nelle Bolle. Sono pure stati potenziati, con la posa di alcune pietraie, i rifugi invernali ai bordi della zona protetta per una rara specie di rettile presente nella zona, la Natrice tassellata».
L’opera s'inserisce negli obiettivi del Programma di agglomerato del Locarnese di seconda e terza generazione (PALoc2 e PALoc3), che prevedono il potenziamento dei collegamenti ciclabili e pedonali nella regione. «Il progetto – ha proseguito il Direttore incaricato della Divisione delle costruzioni – è il risultato di una stretta e proficua collaborazione tra Confederazione, Cantone e Comuni del Locarnese. Il costo totale di tutti gli interventi è pari a circa 7 milioni di franchi: 1,7 finanziati dalla Confederazione, il resto dal Cantone e dai Comuni del Locarnese secondo quote stabilite. Anche nella fase realizzativa si è optato per una divisione dei compiti: il tratto tra Quartino e la Traversa della Pepa è stato realizzato dal Cantone, mentre quello tra la Traversa della Pepa e Magadino dal Comune di Gambarogno».
Nel loro intervento, le autorità hanno sottolineato l’importanza dell’opera per la sicurezza e la qualità di vita dei cittadini del Gambarogno e dell’intera regione del Locarnese, ringraziando pure le maestranze e tutti coloro che hanno collaborato attivamente alla realizzazione. Rivolgendosi ai numerosi alunni dell'Istituto di Gambarogno (che per primi, in mattinata, hanno percorso la pista ciclopedonale per recarsi a Magadino), Gobbi li ha invitati ad approfittare dell'infrastruttura sia nell'ambito scolastico, sia nel tempo libero.
Della Santa ha posto l'accento sulla professionalità di chi ha operato su «un cantiere difficile e complicato». Ha poi aggiunto: «Il percorso ciclopedonale è come un abito su misura per il Gambarogno, proprio per la nostra vocazione di ospitalità caratterizzata dal rispetto ambientale, dalla vicinanza al territorio, ai suoi paesaggi di lago e di montagna, lontani dal turismo di massa. La pista ciclopedonale avvicinerà le famiglie ticinesi a questo tipo di conoscenza del territorio e in particolare alle meravigliose Bolle di Magadino che la pista ora costeggia: partire da casa in bicicletta, percorrere il Piano di Magadino, visitare le Bolle, per proseguire fino al Lido di Magadino, per poi avventurarsi sui percorsi collinari, da oggi sarà la gita di famiglia ideale in tutta sicurezza. Insomma, un regalo enorme per tutti».
Schnellmann, intervenuto anche in veste di presidente della Federazione ciclistica ticinese, ha sottolineato l’importanza di infrastrutture come questa, in un Cantone in cui le strade, sempre più trafficate, scoraggiano soprattutto i più giovani dall’utilizzare la bicicletta: «Le piste ciclabili, come quella del Gambarogno, offrono uno spazio protetto e dedicato, riducendo drasticamente il rischio di incidenti. Consentono inoltre a tutta la popolazione di spostarsi in modo sicuro, dando un senso di responsabilità e libertà, e contribuendo al contempo a mantenersi in forma, rispettando l'ambiente».
Per celebrare l’apertura ufficiale della pista, è stata organizzata una giornata all’insegna della mobilità ciclabile dedicata agli allievi delle scuole elementari di Cadepezzo e Quartino. Gli allievi hanno potuto percorrere il nuovo tracciato a piedi, in bicicletta o in monopattino, accompagnati da genitori e docenti. Il pomeriggio si è svolto all’insegna della sensibilizzazione e dell’educazione, con attività didattiche a cura dell’Ufficio della mobilità lenta del Dipartimento del territorio (Dt), dell’Ufficio della progettazione del Sopraceneri del Dt, del Centro di coordinamento per la conservazione degli anfibi in Svizzera (Karch), e della Polizia cantonale, che ha proposto un momento dedicato alla sicurezza stradale. Grazie alla collaborazione con l’Atelier Ri-cicletta di S.O.S. Ticino, gli allievi hanno inoltre avuto l’occasione di effettuare un controllo tecnico delle loro biciclette.