Il progetto di Locarnese ente acqua (Lea) prevede pure un edificio tecnico e condotte di trasporto dell’acqua potabile
Per la realizzazione di opere di approvvigionamento idrico del Locarnese ente acqua (Lea), il Consiglio di Stato ha deciso di stanziare un sussidio di 2,6 milioni di franchi. La richiesta di credito verrà sottoposta al Gran Consiglio, che sarà quindi chiamato a decidere per questo importante aiuto a favore dell'investimento previsto per la prima fase della realizzazione dei nuovi pozzi della Morettina.
La Legge del 1994 disciplina le opere che possono beneficiare dei sussidi cantonali, in particolare quelle di interesse regionale o sovracomunale definite dal piano cantonale di approvvigionamento idrico. “Con il messaggio – specifica il Consiglio di Stato in una nota ai media – si chiede lo stanziamento di un credito complessivo di 2,59 milioni di franchi quale sussidio a favore di Locarnese ente acqua (Lea), per la prima fase della realizzazione dei nuovi pozzi della Morettina, dell’edificio tecnico e delle relative condotte di trasporto dell’acqua potabile”. Le opere sono parte integrante del Piano cantonale di approvvigionamento idrico del Locarnese, approvato dal Consiglio di Stato il 22 settembre 2015.
Le opere consentiranno a Lea, il principale distributore di acqua potabile del Locarnese, di mettere in sicurezza l’indispensabile fonte di approvvigionamento rappresentata dai pozzi della Morettina, “realizzando un impianto allo stato dell’arte e ad alta efficienza energetica. L’integrazione dei nuovi impianti con la rete idrica regionale e il sistema di regolazione automatica del flusso dalla sorgente Remo verso le nuove vasche di accumulo permetteranno di migliorare l’efficienza energetica della produzione idrica, sfruttando al meglio l’approvvigionamento per gravità”.
Gli impianti garantiranno una sicurezza accresciuta per l’approvvigionamento in acqua potabile del Locarnese, anche in direzione del Piano di Magadino.