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Siberia in attesa del ghiaccio, intanto l'attività sportiva scalpita

La pista coperta è ancora priva della materia prima. Per le società sportive si rende necessario cercare ripiego altrove, con costi non indifferenti

In sintesi:
  • Per le varie squadre la preparazione viene svolta in altre patinoire. Un problema che genera spese considerevoli
  • Grazie alla copertura dell'impianto sarà possibile riproporre tornei ed eventi che in passato risultavano difficili da organizzare
(Ti-Press)
29 2025
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Alla Siberia di Ascona è tutto pronto, o quasi, per l’avvio della nuova stagione sulle lame. Manca solo la... superficie fredda, senza la quale, ovviamente, le competizioni di hockey su ghiaccio, curling e pattinaggio non possono ancora partire. Questa situazione costringe le tre società sportive attive e i propri atleti a dei peripli, con trasferte in altre piste (Biasca e Faido, in primis) non sempre dietro la porta di casa. Paolo Monotti, 61 anni, presidente dell’Hc Ascona da quindici anni ormai, nonché tra i più decisi e convinti sostenitori della copertura della pista, conferma che in questo periodo tutti i propri giocatori della prima squadra e tutto il settore giovanile (con oltre 180 ragazzi sotto il cappello Rivers con Hc Ascona, Hc Vallemaggia e Hc Verzasca) si devono allenare su altre piste a volte anche in orari non proprio “cristiani”. «Purtroppo – spiega l’intervistato – non potendo più contare sulla pista di Prato Sornico che in passato ci garantiva il ghiaccio già da metà agosto e dovendo attendere la metà di ottobre per avere il ghiaccio alla ‘Lovald’ di Sonogno, i costi per poter usufruire di altre strutture vanno a incidere in maniera assai rilevante sulle nostre finanze, per questo motivo in questi giorni abbiamo lanciato una campagna di sostegno in tutto il Locarnese. Questo handicap si riflette, ovviamente, anche sulla prima squadra che il prossimo 4 ottobre debutterà in trasferta nel campionato di Seconda lega contro le agguerrite compagini della Svizzera orientale e non sarà facile colmare il ‘gap’ nella preparazione ma ci faremo trovare pronti».

Allenatori di provata esperienza

La prima squadra quest’anno è stata affidata all’allenatore e giocatore Mauro Juri, coadiuvato dall’assistente coach (e pure lui giocatore) Elias Bianchi. Due volti noti dell’hockey ticinese, ai quali vanno aggiunti quelli di Patrick Incir (ex Ambrì), di Andres Pinana e di Nicola Pedrani. «Rinforzi di prim’ordine che fanno ben sperare e che dovrebbero assicurare al club locarnese, forte e compatto, un posto nei playoff al termine della stagione regolare. Ci sono dunque tutte le premesse per una buona stagione. Poi si vedrà. Naturalmente non mancheranno i giovani del vivaio che cercheremo di inserire nella rosa della prima squadra, sperando che poi rimangano fedeli ai nostri colori il più a lungo possibile. Molti validi elementi, purtroppo, vuoi per ragioni di lavoro, vuoi per ragioni di studio si spostano armi e bagagli oltre Gottardo. Ma è naturale che sia così. Tornando al settore giovanile Rivers, si tratta di una realtà ben consolidata tra Ascona, Vallemaggia e Verzasca con tre allenatori, in parte a tempo pieno, che garantiscono un’eccellente formazione ai nostri ragazzi: i risultati sono ben tangibili, basta sfogliare i nomi dei giovani Rivers nelle varie selezioni cantonali o regolarmente convocati nelle squadre Top o Elite dell’Hc Ambrì-Piotta».

Il ‘ritorno’ dei tornei

«Dal profilo finanziario, detto della campagna sostenitori in atto nel Locarnese, mantenere una situazione stabile e tranquilla risulta ogni anno sempre più difficile: colgo l’occasione per ringraziare sia il Comune di Ascona (per il sostegno logistico e finanziario) sia gli sponsor che ci aiutano e sostengono finanziariamente. Con i colleghi di comitato ci stiamo impegnando nel cercare e proporre nuove forme di sponsorizzazione (come ad esempio la pubblicità sul ghiaccio adesso possibile grazie alla copertura). La prima stagione nella nuova pista coperta è stata sicuramente positiva. Grazie alla copertura contiamo di poter riproporre, in un futuro prossimo, tutte quelle manifestazioni (penso in particolare ai tornei con squadre della Svizzera interna) che, proprio per la mancanza di garanzie legate alla meteorologia, in passato non eravamo in grado di organizzare. Discorso che vale anche per i club di pattinaggio e curling, molto intraprendenti ma pure loro penalizzati dalla mancanza di un tetto sopra la testa. Senza dimenticare le crescenti richieste di ghiaccio da parte di realtà sportive esterne, che fanno della nuova Siberia una pista gettonatissima, luogo per fare sport, conoscersi, socializzare, divertirsi. Con il comitato stiamo portando avanti un ottimo lavoro e anche la collaborazione con la Brima SA che gestisce la struttura è ottima. In veste di presidente dell’Hc Ascona mi ero posto quale obiettivo di proseguire il mio mandato per una stagione o due dopo la copertura della pista. Vedremo». Quel che è certo è che la coesione e lo spirito di squadra, dentro e fuori dall’anello di ghiaccio, saranno una volta ancora la ricetta del successo per questa importante (e storica) realtà sportiva locarnese.