Lugano

La Veglia di preghiera si terrà nella Chiesa Evangelica Riformata

Impossibile superare la proterva di alcuni oppositori, per cui è stata revocata la disponibilità a svolgere il progetto nella Basilica del Sacro Cuore

La veglia di preghiera slitta a giovedì 22 maggio nella Chiesa Evangelica Riformata
(Ti-Press)
15 maggio 2025
|

Ieri è stata revocata la disponibilità a svolgere la programmata veglia per il superamento dell’omobitransfobia, ossia la paura o il disagio che può manifestarsi come disprezzo verso le persone che non sono etero e/o delle quali il sesso biologico non corrisponde alla loro identità di genere, nella Basilica del Sacro Cuore di Lugano, come annunciato. Lo hanno reso noto, con molto dispiacere, i promotori del progetto di accoglienza ‘La porta aperta – spazi di inclusione’. La veglia verrà ospitata dunque giovedì 22 maggio alle 20.30 nella Chiesa Evangelica Riformata, in viale Cattaneo 2 a Lugano. Purtroppo, scrivono, “non sembra sia stato possibile trovare un modo per superare gli ostacoli che si sono creati e la protervia con cui alcune delle opposizioni sono state portate avanti non ha lasciato la possibilità di intavolare un dialogo costruttivo”.

‘Il tema tocca molte sensibilità’

Gli organizzatori, nella nota stampa, esprimono molto rammarico per “questa decisione, che ci giunge a pochissimi giorni dalla data prevista per l’iniziativa il cui scopo, lo ricordiamo, non è altro che pregare insieme ai nostri fratelli e sorelle delle altre Chiese cristiane per le persone che ancora subiscono violenza, discriminazione ed esclusione a causa del loro orientamento sessuale o della loro identità di genere non conforme. È evidente che il tema tocca molte sensibilità diverse e modi diversi di vivere la fede, noi abbiamo cercato di creare un momento per pregare contro l’odio e la discriminazione, di instaurare un dialogo”. Gli organizzatori sono dispiaciuti “per il disagio che alcune persone potrebbero riscontrare in un cambio di data così repentino, ma questo inconveniente non dipende dalla nostra volontà. Ringraziamo la Chiesa Evangelica Riformata per averci aperto le porte della propria chiesa e la Chiesa Cattolica Cristiana della Svizzera per il prezioso supporto e la partecipazione. Ci rendiamo conto che i passi da fare sono ancora tanti, ma siamo convinti che sia importante iniziare a percorrerli con rinnovata fiducia ed entusiasmo”.

Alain De Raemy non ha appoggiato pubblicamente l’evento

La scelta di annullare l’evento è stata una decisione presa “a malincuore”, ha precisato in un seguente comunicato il parroco Don Italo Molinaro. “Come mi hanno comunicato gli organizzatori, l’amministratore apostolico di Lugano Alain De Raemy non ha ritenuto di intervenire pubblicamente per appoggiare l’evento. E questo, contraddicendo quando da lui espresso sin dall’inizio agli organizzatori. Dopo le reazioni pubbliche degli ultimi giorni, questo appoggio evidentemente era ormai divenuto indispensabile. Per non turbare la pace della mia comunità parrocchiale e in mancanza di un sostegno esplicito da chi solo ne ha la competenza, non avevo in coscienza altra possibilità”. Don Italo si dice “profondamente rammaricato e dispiaciuto” per la situazione che si è creata e auspica che “il dialogo possa riprendere su basi più sincere”.

Leggi anche: