Chieste spiegazioni al Consiglio di Stato in merito a un intervento su un paziente, al quale sarebbe stata impiantata una protesi scaduta
“Siamo venuti a conoscenza che nella primavera del 2023, presso la Clinica Ars Medica di Gravesano è stato eseguito un intervento chirurgico ortopedico su un paziente. Nello specifico è stata inserita una protesi (ginocchio o anca). Una volta conclusa l’operazione un operatore di sala si è accorto che la protesi impiantata era scaduta. Si è subito proceduto a informare la direzione della clinica e il chirurgo responsabile dell’intervento (che non si era accorto che la protesi da lui impiantata era scaduta). Preso atto dell’errore, la direzione avrebbe in tutta fretta ordinato d’aprire una protesi conforme (non scaduta), sostituendo il codice di conformità e pertanto facendo figurare che la protesi impiantata fosse quella non scaduta quando in realtà la protesi impiantata era scaduta”. Comincia così il testo dell’interpellanza urgente presentata al Consiglio di Stato dai deputati in Gran Consiglio Matteo Pronzini e Giuseppe Sergi (Mps–Indipendenti).
L’atto parlamentare è stato motivato dalla rilevanza del caso: “Impiantare protesi scadute e taroccarne i codici è senza ombra di dubbio un fatto grave e tale da suscitare un interesse pubblico e un’urgenza. Se confermato, questo comportamento solleverebbe gravissimi interrogativi etico-deontologici e forse anche penali, nonché sul sistema di controllo della tracciabilità dei dispositivi medici”. Muovono da queste considerazioni le domande poste al Consiglio di Stato, al quale viene chiesto se la direzione della Clinica Ars Medica di Gravesano abbia informato la Commissione di vigilanza sanitaria del Dipartimento sanità e socialità (Dss), o l’Ordine dei medici del Canton Ticino (Omct). Nel caso di risposta affermativa, i deputati chiedono quali siano le giustificazioni date dalla direzione della Clinica su quanto successo e sulle circostanze di quanto successo. Al governo cantonale viene chiesto inoltre se il paziente sia stato informato di questo errore, se sì con quali modalità. Ecco le ultime domande: “In generale, è consentito, da un punto di vista sanitario, amministrativo e penale, sostituire il codice di una protesi scaduta con una non scaduta? Quali sono le conseguenze previste in un simile caso? Il Ministero pubblico è stato informato? Ora che il governo è informato, come intende procedere nei confronti del Ministero pubblico?”.