Luganese

Uno sportello da remoto al Puntocittà di Pambio

La proposta formulata al Municipio di Lugano giunge dal consigliere comunale Andrea Sanvido tramite un'interpellanza

Un esempio di sportello remoto
(Interpellanza)
30 maggio 2025
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Perché non introdurre uno sportello da remoto accessibile tramite il luogo fisico dove c’era il Puntocittà di Pambio–Noranco? La proposta giunge dal consigliere comunale Andrea Sanvido (Lega dei Ticinesi) tramite un’interpellanza presentata al Municipio di Lugano. Municipio che, ricorda il consigliere comunale, ha deciso di chiudere il servizio dal 1° gennaio di quest’anno, “per motivi di risparmio e in risposta a una situazione di utilizzo limitato, con una media di circa 8-10 operazioni giornaliere, tra cui notifiche di arrivo e partenza, rilascio di certificati e vendita dei sacchi dei rifiuti”. Secondo Sanvido, un servizio di questo tipo permetterebbe “facilmente di effettuare notifiche di arrivo e partenza, richiedere certificati, ricevere informazioni ufficiali senza doversi spostare. Grazie all’interazione con un operatore in tempo reale, proprio come allo sportello fisico”, l’utenza potrebbe svolgere tutte le proprie richieste.

La soluzione proposta favorirebbe in particolare “gli anziani o i cittadini meno digitalizzati, che non hanno familiarità con le moderne tecnologie, potrebbero interagire in modo naturale e tradizionale solo con l’operatore e il geniale passacarte bidirezionale per essere accompagnati da una guida di persona passo dopo passo”. Per questi motivi, l’interpellanza chiede al Municipio di prendere contatto con chi di dovere al fine di provare per un periodo di tempo questo servizio e valutare se valga la pena poterlo implementare per la propria amministrazione e, qualora il servizio dovesse funzionare ed essere ben utilizzato, l’Esecutivo potrebbe decidere di installare queste infrastrutture anche in altri quartieri della città. La soluzione potrebbe rivelarsi interessante nell'ottica di arricchire i servizi, “al fine di poter continuare a dare un servizio ai luganesi e tutti i fruitori, senza generare ulteriore traffico per le vie cittadine”, scrive Sanvido.