Luganese

Monteceneri: il Municipio critica Della Santa, Gobbi lo difende

L'autorità comunale nega presunti ‘comportamenti inappropriati’. Secondo il direttore del Dt, la Sel ha ricordato i limiti quando parte una raccolta firme

La Casa montana in un’immagine di qualche anno fa
(Ti-Press/Archivio)
2 luglio 2025
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Sorpresa, preoccupazione e perplessità: sono i tre aggettivi che spiccano nella presa di posizione diramata dal Municipio di Monteceneri in merito alla comunicazione diffusa dalla Sezione enti locali (Sel) del Dipartimento delle istituzioni (Dt) sulla raccolta firme per il referendum contro la concessione del credito di 4,7 milioni di franchi per la ristrutturazione e l’ampliamento della Casa montana Madonna delle nevi a Nante. All’Esecutivo sono andati di traverso i contenuti, i toni e le modalità del sollecito.

Il presidente del Consiglio di Stato e direttore del Dt Norman Gobbi, interpellato dalla ‘Regione’ comprende «le preoccupazioni manifestate dal Municipio di Monteceneri e riconosco l’impegno dei municipali sul territorio. Tuttavia, il nostro richiamo non era rivolto alle motivazioni politiche relative al progetto di Nante, bensì alla funzione istituzionale: una volta avviata una raccolta firme per referendum, la normativa (e la giurisprudenza consolidata) imporrebbero che l’esecutivo si astenga da qualsiasi comunicazione al fine di non influenzare prematuramente l’opinione dei cittadini. La Sezione degli enti locali ha semplicemente ricordato questi limiti, che valgono anche per i canali social personali dei municipali».

‘Imparziali’ le dichiarazioni del sindaco

Tanto per cominciare, non è piaciuta la diffusione del documento ai media prima che il Municipio ne fosse formalmente informato, impedendo un confronto istituzionale preventivo: tale prassi sorprende e preoccupa, soprattutto alla luce della delicatezza del tema oggetto di discussione. Secondo l’Esecutivo, peraltro, “le dichiarazioni del sindaco non contengono alcun invito esplicito o implicito a firmare o a non firmare la domanda di referendum, ma si limitano a riportare fatti oggettivi e verificabili, in risposta a informazioni parziali o fuorvianti diffuse da altri attori politici. Il Municipio sottolinea che nessuna azione è stata intrapresa né per ostacolare né per incoraggiare la raccolta firme”. Dal canto suo, il sindaco Pietro Solcà ribadisce che «il Municipio non ha commesso nulla di illegale, contrariamente a quanto si è fatto credere. A tutela della sua immagine ha deciso di procedere con questo comunicato».

Interrogativi sulla neutralità della Sel

L’autorità politica di Monteceneri, inoltre, esprime “perplessità sul ruolo del capo sezione cofirmatario della comunicazione (Marzio Della Santa, ndr), cittadino di Monteceneri e parente stretto del promotore del referendum, il quale ha espresso pubblicamente sostegno all’iniziativa attraverso i propri canali social, poi rimossi. Tali elementi sollevano interrogativi sulla neutralità e sull’opportunità del suo coinvolgimento, considerata la sua funzione dirigenziale all’interno dell’autorità di vigilanza”. Ma c’è di più. A proposito dell’intervista televisiva, nella quale il medesimo capo sezione ha inoltre evocato presunti ‘comportamenti inappropriati’ da parte di membri del Municipio”, l’Esecutivo “chiede ufficialmente che siano specificati i nomi e i comportamenti cui si fa riferimento, ritenendo tale affermazione lesiva della sua reputazione, se non adeguatamente circostanziata”.

Infine, il Municipio sottolinea che la comunicazione della Sel “non contiene alcun richiamo formale, ma si limita a un generico invito alla prudenza, con toni e modalità dell’intervento ritenuti “inappropriati e potenzialmente lesivi del sereno confronto democratico”. L’Esecutivo ribadisce la piena legittimità del proprio operato nel rispetto della legge, della trasparenza e del pluralismo. In uno Stato democratico, il diritto d’opinione non può essere subordinato a pressioni o letture strumentali”.

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