Non basta l'autocertificazione: Suissetec spulcia la lista della Città, scopre irregolarità e al Municipio vengono chieste spiegazioni
Non sono solo lievitati di 10 milioni di franchi nel 2024, rispetto all’anno precedente, gli incarichi diretti a Lugano. Ora spuntano anche delibere attribuite a ditte non idonee per oltre 500’000 franchi. Lo ha messo in evidenza il consigliere comunale Demis Fumasoli (ForumAlternativo) primo firmatario di un'interpellanza rivolta al Municipio di Lugano e sottoscritta da altri quattro membri del Legislativo.
Il problema è emerso dopo le verifiche effettuate da Suissetec sezione Ticino e Moesano, l’associazione professionale di categoria attiva a livello nazionale che offre molteplici prestazioni alle ditte attive nel settore delle opere da lattoniere, di impermeabilizzazione, di rivestimenti metallici, delle installazioni sanitarie, degli impianti di riscaldamento, di raffreddamento, di condizionamento, di ventilazione e di pannelli fotovoltaici. Questa associazione mantello ha spulciato la lista dei mandati diretti pubblicata dalla Città di Lugano e, si legge nell’interpellanza, “con enorme sorpresa, ha scoperto che oltre mezzo milione di franchi sono stati deliberati a ditte non idonee”. Poi, Suissetec ha informato dei problemi il Municipio di Lugano e, visto che la Città nicchiava, ha coinvolto la Commissione Paritetica e l’Ufficio cantonale per le Commesse pubbliche. L’interpellanza richiama la Legge cantonale che impone agli aggiudicatari “di comprovare il rispetto dei contratti collettivi di lavoro”.
Per le categorie professionali della tecnica della costruzione non basta “dimostrare di rispettare la Convenzione nazionale di lavoro, occorre rispettare anche il Contratto collettivo di lavoro nel ramo della tecnica della costruzione del Cantone Ticino”. Quest’ultima attestazione “non risulta sia mai stata presentata o richiesta nei casi segnalati da Suissetec per commesse attribuite a incarico diretto superiori a 20’000 franchi”, si legge nell’atto parlamentare, secondo cui non basta l’autocertificazione. Perciò, al Municipio viene chiesto come funzionano i controlli dell'idoneità delle ditte, se abbia continuato a usare lo stesso sistema per deliberare i mandati negli ultimi mesi, se le ditte presenti sulla lista presentata da Suissetec abbiano ricevuto incarichi. L’interpellanza chiede pure “quanti controlli di autocertificazioni sono stati fatti negli ultimi tre anni e, in caso di irregolarità riscontrate, quante denunce sono state presentate? In che modo vengono eseguite le delibere fino a 20'000 franchi e quelle superiori a questa cifra?” Inoltre, l'atto parlamentare vuole sapere “chi si assume la responsabilità delle delibere per i mandati diretti? Quali conseguenze ci saranno per i responsabili delle delibere a ditte non idonee? I responsabili delle delibere saranno chiamati alla cassa nel caso in cui ci fossero sanzioni finanziarie per la Città?”.