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Basta zone a 30 km/h a Lugano: trionfano i referendisti

Due cittadini su tre non vogliono più strade comunali con la moderazione della velocità. Il risultato è schiacciante a favore di Lega dei Ticinesi e Udc

Niente allargamento delle moderazioni
(Ti-Press)
28 settembre 2025
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Le schede a favore del progetto sono state 5’938 (ossia 33,71%), quelle contrarie 11’679 (66,29%). Due cittadini su tre hanno raccolto le sollecitazioni del referendum. È una vittoria schiacciante quella che portano a casa Lega dei Ticinesi e Udc che sono riusciti a convincere la stragrande maggioranza della popolazione che ha votato (solo il 52,1% degli aventi diritto), che la proposta del Municipio e del Consiglio comunale avrebbe avuto controindicazioni. Le schede bianche sono state 92, quelle nulle 96. Non ci saranno nuove zone a 30km/h e nemmeno le due previste zone d’incontro, a 20 km/h, dove la precedenza è dei pedoni. Su 34’216 iscritti a catalogo i votanti sono stati 17’805, di cui 15’525 hanno votato per corrispondenza.

‘La gente è stufa di farsi imporre regole’

Gongola Lukas Bernasconi, capogruppo della Lega dei Ticinesi in Consiglio comunale. Direi che è andata oltre ogni migliore aspettativa, o sbaglio? «Non è andata bene solo per noi, alla fine sono i cittadini di Lugano che non hanno lasciato margini di interpretazione dell’esito del voto. Questo significa anche che chi ha voluto questo messaggio non ha proprio saputo capire le esigenze della popolazione dei cittadini», risponde Bernasconi. Ma non avete volutamente esagerato affermando che la posta in gioco era la generalizzazione indiscriminata dei limiti a 30 km/h su tutte le strade di Lugano? «In realtà lo confermo: il messaggio escludeva la Val Colla, una parte di Sonvico e le direttrici cantonali, per il resto la proposta avrebbe introdotto limiti ovunque lungo le strade comunali negli altri quartieri – precisa il copresidente del comitato referendario, secondo il quale, la questione principale «è che la gente è stufa di farsi imporre dalla politica i limiti. I cittadini hanno capito molto bene cosa stavano votando, ma hanno avuto una reazione forte contro quella politica che pretende di imporre alle persone regole di comportamento». Il capogruppo della Lega ricorda che in Consiglio comunale a Lugano nell’ultima seduta «è stato votato un credito di 6,5 milioni di franchi a favore della mobilità scolastica per incrementare la protezione degli allievi nel percorso casa-scuola, per cui il discorso sulla sicurezza degli allievi non ha funzionato».

‘Per i cittadini, la sicurezza è adeguata’

Il risultato è talmente netto da rendere complicato interpretarlo. Chiediamo comunque un commento a Karin Valenzano Rossi, titolare del Dicastero sicurezza e spazi urbani di Lugano: «I cittadini si sono espressi in modo chiaro, quindi penso si possa ritenere che la cittadinanza consideri adeguata la sicurezza in termini di velocità nei quartieri, anche in quelli residenziali che oggi non hanno zone a velocità moderata. Penso inoltre che in generale la cittadinanza è stufa di limiti, vincoli e ulteriori divieti soprattutto in questo periodo dove i costi esplodono». D'altra parte, la municipale si dice un po‘ stupita da una così ampia differenza tra i due terzi contrari e il terzo dei votanti che ha sostenuto le misure. «È un risultato che mi sorprende un po’ visto quali sono stati i riscontri piuttosto favorevoli da parte delle commissioni di quartiere e le continue richieste di moderazione che riceviamo proprio dai quartieri. Alla fine, però, questa è l'unica conclusione che merita considerazione, perché i cittadini hanno votato e vanno rispettati». A titolo di esempio, l'introduzione di nuove zone a 30 km/h avrebbe interessato soprattutto i quartieri residenziali di Breganzona (9,86 km), Carona (8,11 km), Davesco-Soragno (4,98 km), Barbengo (4.43 km) e Pregassona (4.25 km). Sono invece previste solo due zone con moderazione della velocità a 20 km/h (zone d’incontro): una in Via Foce (da e per il porto) e l’altra in Via Stauffacher/Via Canova. Solo nelle zone d’incontro i pedoni hanno la precedenza sui veicoli, mentre nelle zone 30 km/h la precedenza resta invariata.

Il credito è passato in Cc per pochi voti

Occorre, ricordare che la proposta del Municipio è stata approvata dalla maggioranza (per una manciata di voti) del Consiglio comunale di Lugano nella seduta dello scorso 10 febbraio grazie, lo ricordiamo ad alcuni emendamenti. In particolare quello relativo alla riduzione del credito iniziale richiesto, che era di 2,7 milioni di franchi, poi è stato ridimensionato a 1,39 milioni, con la rinuncia alla sostituzione dei totem segnaletici nelle zone esistenti e dall’annullamento dell’importo per necessità non pianificabili. Il credito concesso dal Legislativo sarebbe stato destinato alla manutenzione e all’aggiornamento delle zone esistenti e alla realizzazione delle nuove aree a moderazione delle velocità. A Lugano, le strade coprono una lunghezza complessiva di 318 km. La rete stradale asfaltata di proprietà della Città si estende per circa 197 km, di cui 71 km sono strade comunali moderate a 30/20 km/h. Con l’aggiornamento proposto, altri 38 km di strade comunali di quartiere saranno moderati. Gli ulteriori 209 km di strade non sarebbero stati toccati dalle zone 30/20 km/h. In altre parole, dal punto di vista del Municipio, non si trattava di un’estensione generalizzata del limite di 30 km/h, mentre la gerarchia stradale sarebbe stata rispettata.