Ticino

Ginevra boccia freno all'indebitamento e immunità per i poliziotti, sì alle cooperative abitative

Il 53,7% ha respinto il freno all'indebitamento e il 67,9% ha bocciato l'immunità ai poliziotti; il 60,4% ha approvato il 10% di alloggi in cooperative entro il 2030

28 settembre 2025
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Nel canton Ginevra il 53,7% dei votanti ha respinto il principio del freno all'indebitamento. Una maggioranza del 67,9% ha inoltre bocciato l'idea di garantire l'immunità ai poliziotti in servizio.

All'inizio dell'anno il Gran Consiglio, a maggioranza borghese, aveva approvato due modifiche di legge presentate dal PLR volte a limitare la spesa pubblica in caso di deficit di bilancio. Il primo meccanismo, sottoposto a referendum obbligatorio, intendeva limitare l'aumento della spesa ed ha ottenuto quasi il 54% di voti contrari.

Il 54,8% dei votanti ha detto "no" anche alla seconda misura, che è stata combattuta con un referendum della sinistra, e che chiedeva di porre un freno ai posti di lavoro nell'amministrazione pubblica.

Sonora sconfitta anche per l'iniziativa dell'UDC intitolata "Proteggo la polizia che mi protegge". Il testo, bocciato da quasi sette votanti su dieci, intendeva garantire l'immunità ai poliziotti in servizio; immunità che solo il parlamento cantonale avrebbe potuto revocare.

I democentristi intendevano così ridurre il numero di procedimenti penali contro gli agenti, vittime a loro avviso di una sorta di "vessazione giudiziaria". A differenza dell'UDC e del Mouvement Citoyens Genevois (MCG), tutti gli altri partiti consideravano l'idea "discutibile dal punto di vista dello Stato di diritto".

"Per più edilizia cooperativa"

In tema di penuria di alloggi, il 60,4% dei votanti del canton Ginevra ha poi approvato un'iniziativa che chiede che entro il 2030 il 10% delle abitazioni nel cantone siano di proprietà di cooperative senza scopo di lucro, a fronte dell'attuale 5%. Lanciata dall'Associazione delle cooperative abitative ginevrine, l'iniziativa era combattuta dal PLR e dall'UDC.

Bocciata infine, con il 56,8% di voti contrari, un'iniziativa dei Verdi per la creazione di un'infrastruttura pedonale continua, diretta e sicura su tutto il territorio cantonale. I costi annuali erano stimati in 40 milioni di franchi.

Con il 56,9% di voti a favore, i ginevrini hanno dato la preferenza a un controprogetto del Consiglio di Stato che riprende il piano d'azione cantonale per la mobilità attiva con particolare attenzione alle infrastrutture per le persone con mobilità ridotta.

La partecipazione al voto si è fissata per tutti gli oggetti intorno al 41%.