Casinò di Campione, Venditti darà le dimissioni

L’ex procuratore di Pavia Mario Venditti, accusato di avere preso dei soldi per scagionare Andrea Sempio, nell’ambito del caso Garlasco, e per questo motivo indagato per corruzione in atti giudiziari, rassegnerà le dimissioni da presidente e membro del Consiglio d’amministrazione del Casinò di Campione d’Italia. Lo rende noto la stessa casa da gioco, "informalmente informata" delle intenzioni del magistrato oggi in pensione, che evidenzia “la totale estraneità della Casa da Gioco” dalle accuse mosse a Venditti, il cui mandato finora “è stato assolto con grande professionalità e competenza”.

Come riferito nell'edizione dei giorni scorsi, l’ex magistrato è accusato di aver rivelato informazioni coperte dal segreto istruttorio alla famiglia di Sempio durante la prima indagine nel 2017, in cui l’amico di Marco Poggi era stato iscritto dalla procura per l’omicidio della giovane. Gli accertamenti degli investigatori del Nucleo operativo di Milano sono iniziati dopo le perquisizioni eseguite lo scorso 14 maggio nel corso della nuova inchiesta sul delitto in cui è nuovamente indagato Sempio. Tra il materiale sequestrato, nell’abitazione dei genitori del 37enne indagato, un appunto scritto a mano dal padre, in
cui era riportata la scritta ‘Venditti/gip archivia X20-30 euro’ e la data ‘febbraio 2016’, erroneamente anticipata di un anno (l’archiviazione è del febbraio 2017).

All’ex procuratore di Pavia nel 2017 sarebbe “stata proposta o comunque ipotizzata una somma indebita di denaro, nell’ordine di 20/30mila euro, per favorire Andrea Sempio”, si legge nel decreto firmato dal pm di Brescia Claudia Moregola e dal procuratore Francesco Prete, che ha disposto le perquisizioni nei confronti di Mario Venditti, di due carabinieri pavesi in pensione, di Sempio, e di genitori e zii del 37enne.