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A Mendrisio ad annunciare la Pasqua sono i Trasparenti

La città si prepara a veder sfilare le Processioni del Giovedì e del Venerdì santi. Per i figuranti si è fatto ‘il pienone’

Nel Borgo si respira già una atmosfera particolare
(Ti-Press/Francesca Agosta)
8 aprile 2025
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La città di Mendrisio è entrata a pieno titolo nello spirito pasquale. Basta inoltrarsi nelle vie del nucleo storico e alzare lo sguardo per rendersene conto. I Trasparenti sono già stati posati e accompagnano lungo il centro e dentro la tradizione delle Processioni della Settimana santa rimaste, loro, fedeli a sé stesse. Tanto che nel 2019 sono state iscritte fra i Beni culturali immateriali dell'Unesco. «Si respira una atmosfera magica», commenta il presidente della Fondazione Processioni storiche Gabriele Ponti, pronto per la 227esima edizione dalla riorganizzazione (del 1798). Sì, perché la loro storia rimanda agli inizi del XVII secolo, forse ancora prima, dando forza a due sfilate – quella del Giovedì santo in programma per il 17 e quella del Venerdì santo del 18 aprile prossimi, entrambe con inizio alle 20.45, con partenza da San Giovanni –, che si vogliono proiettate verso il futuro pur testimoniando radici molto profonde proprio nelle tradizioni locali.

‘Una macchina complessa’

«Tramandare, del resto – annota Ponti –, significa far conoscere i nostri tesori non solo nel periodo pasquale». Ecco per quale motivo si fa leva sulla loro valenza culturale e per avvicinare i più giovani si fa capo alle nuove tecnologie. «Le Processioni non parlano di digitalizzazione, ma la mettono in pratica. Ed è così ormai da tre anni», tiene a sottolineare ancora il presidente. Non a caso, si aggiunge Nadia Fontana-Lupi, membro di Fondazione e direttrice Otr (Organizzazione turistica regionale) Mendrisiotto e Basso Ceresio, «dobbiamo riconoscere che questa organizzazione è una macchina complessa». Una ‘macchina’ che per camminare ogni anno deve poter contare su un budget che, con l'operato di Otr, supera con ampiezza i 300mila franchi e al contempo sa di muoversi grazie al sostegno di molti enti (la Città per prima) e al prezioso apporto dei tanti volontari che partecipano ai preparativi delle due rappresentazioni. E questo a maggior ragione da quando ci si fregia del ‘logo’ Unesco, che, si fa capire, ha risvegliato l'interesse a livello cantonale e nazionale, tenuto desto anche dalla partecipazione a ‘World Heritage Experience Svizzera’, associazione mantello.

Digitali con successo

In effetti, quest'anno non c’è stata alcuna difficoltà a reclutare i figuranti. Attivate le iscrizioni online, «abbiamo fatto il pienone», rimarca Ponti. «Il passaggio alla digitalizzazione – ribadisce – ha dato i suoi frutti: per finire oltre il 99 per cento si è annunciato via web». Risultati significativi non solo per coprire il ruolo dei 270 personaggi (42 dei quali a cavallo), che mettono in scena la rappresentazione del Giovedì, ma pure per la processione solenne del Venerdì, che mobilita 800 persone, in gran parte ragazze e ragazzi, e che ha visto oltre 150 adesioni giungere online. «Vuol dire che la passione c’è e le Processioni sono vive», sottolinea il presidente, confermando altresì la volontà di mantenere la relazione con il mondo scolastico, da sempre fucina di giovanissimi partecipanti. «Stiamo cercando di consolidare la collaborazione con Istituti e docenti per avere più accesso alle iscrizioni scolastiche», spiega.

Le novità del 2025

D'altra parte, le tradizioni viventi, come riafferma Ponti, «devono stare al passo con i tempi se si vuole continuare a esistere e a essere parte del bagaglio culturale della comunità». Questo non significa rinunciare a condividere momenti da sempre parte integrante del ‘rito’, come le prove o il sorteggio (rigorosamente in presenza e nel segno della «massima trasparenza»), o a introdurre piccole grandi novità. E a proposito di innovazioni, si è issato il nuovo Gazebo – dono del Comune di Mendrisio dopo i danni irreparabili subiti dal vecchio – sul prato di San Giovanni, ormai divenuto dal 2009 lo spazio dedicato alla mostra degli abiti legati alla Processione del Giovedì santo (sino al 16 aprile, dalle 14 alle 17). Ciò ha dato modo di tornare al passato e restituire il chiostro di San Giovanni alla sosta dei cavalli. E a proposito di rinnovi, la collaborazione con il Municipio di Chiasso, fa sapere, Ponti, ha permesso di allestire una nuova tribuna in piazza del Ponte (i biglietti potranno essere acquistati sulla piattaforma della Città di Mendrisio). Lascia invece la piazza per spostarsi nella biblioteca del Museo d'arte l'Infopoint.

Oltre alle sfilate

A corollario delle Processioni, il visitatore potrà accedere anche al Museo del Trasparente, una realtà dal 2014, aperto da mercoledì 16 aprile. In occasione delle Processioni a tenere spalancato il portone, come l'anno scorso, sarà pure il Museo d’arte. Non mancherà la possibilità di effettuare, d'intesa con Otr, delle visite guidate, in particolare il Giovedì e il Venerdì santi. Tappe quasi obbligate sono poi la chiesa parrocchiale dei santi Cosma e Damiano per l'esposizione dei Trasparenti originali del Bagutti (fino al 27 aprile) e la chiesa di San Giovanni che ospiterà l'Ancona. Preludio alle rappresentazioni sono da segnalare il Settenario dell'Addolorata questo venerdì in San Giovanni. Domenica invece alle 17 al Mercato Coperto il Coro Benedetto Marcello presenterà il suo concerto, che quest'anno ha il sapore dell'anniversario per i 60 anni di attività. Il Venerdì santo sarà la Civica filarmonica di Mendrisio a proporsi nel suo appuntamento tradizionale (alle 16.30 al Mercato Coperto).

Per facilitare l'accesso a Mendrisio nelle sere del 17 e del 18 sarà attivato un servizio navetta dalle piscine e dalla chiesa di San Martino verso il quartiere di San Giovanni (dalle 19.30 alle 23.15). Adesso agli organizzatori non rimane che tenere gli occhi fissi al cielo e confidare nella benevolenza della meteo.