Il gruppo Udc-Udf rimette sul tavolo la tematica alla luce delle ultime tendenze. ‘Si è pronti a considerare alternative alle colonnine fisse?’
Il Municipio di Mendrisio lo ha già messo nero su bianco: la Città continuerà a promuovere la mobilità elettrica. Anzi, nei piani vi è un ampliamento della rete di posteggi dotati di colonnina di ricarica in vari quartieri. Non ci si dimentica che il capoluogo è stato al centro di un progetto pilota in tempi in cui questa nuova frontiera era ancora agli albori. Nell'ultimo paio di anni, però, il vento a favore dei veicoli con la spina sembra essere cambiato. "Diversi segnali – richiama l'attenzione il gruppo Udc-Udf – mostrano infatti un rallentamento o addirittura un'inversione di tendenza". In altre parole, la strategia comunale appare "sempre più inadeguata, se si considera quanto sta accadendo nel mondo dell’auto elettrica, sia a livello cantonale che nazionale". Sei consiglieri comunali – primo firmatario Roberto Pellegrini – hanno quindi deciso di rimettere sul tavolo la tematica, dando voce ad alcune perplessità e sollecitando all'Esecutivo, che in merito si è espresso alla fine del 2024, nuove risposte.
Dal 2023 in poi le cronache, come elencano Udc-Udf, hanno evidenziato una certa crisi di settore, mutate abitudini tra gli automobilisti, ma soprattutto un calo nella quota di mercato – indicato nel 9,5% rispetto al 2023 – e nelle immatricolazioni, passate in Svizzera dal 29 al 28% dell'anno scorso; registrando così la prima flessione dal 2015. Quanto basta, insomma, per indurre taluni gruppi a rinunciare alla loro presenza nell'ambito della mobilità elettrica.
Ora, si annota, "nonostante a Mendrisio i dati indichino già ora una buona media di colonnine pro capite (47 per 10'000 abitanti), è legittimo domandarsi se un ulteriore investimento in questa direzione sia oggi ancora giustificato e sostenibile nel medio e lungo termine (viste anche le finanze della Città)". Di conseguenza, il Municipio, si chiede nell’interrogazione, "ha recentemente rivalutato la propria strategia in merito alla mobilità elettrica, alla luce dei cambiamenti e delle difficoltà del settore evidenziate sia a livello nazionale sia cantonale? Se no, per quale motivo?". E ha intenzione di "tener conto dei dati oggettivi pubblicati negli ultimi mesi a livello nazionale o intende proseguire senza tenerne adeguatamente conto?".
Entrando nel merito, i consiglieri comunali attendono di conoscere i dati di utilizzo delle colonnine elettriche installate in città – e meglio "tasso di occupazione, tempo medio di utilizzo, kWh erogati" –; dati raccolti dalle Aim negli ultimi 12 mesi. E si interrogano altresì se questi parametri giustifichino nuovi investimenti. Per finire Udc-Udf domanda all'Esecutivo se "ha considerato alternative più flessibili o tecnologicamente aggiornate (ad esempio colonnine mobili che hanno zero costi infrastrutturali fissi, sono ideali per testare la domanda in nuove aree prima di installazioni permanenti, oppure soluzioni condivise con partner privati) rispetto all’installazione permanente di nuove postazioni".