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Masseria Cuntitt, in 331 a Castel San Pietro chiedono che si vada al voto

Consegnate in veste ufficiale le firme. Il gruppo dei referendisti dichiara la sua ‘piena soddisfazione’

Adesso il confronto è aperto
(Ti-Press/Francesca Agosta)
30 giugno 2025
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Il gruppo dei referendisti non nasconde la sua "piena soddisfazione". La raccolta firme lanciata a Castel San Pietro a inizio giugno ha centrato prima e più di quanto ci si potesse aspettare il suo obiettivo. Così questa mattina, lunedì, come da programma, una delegazione di tre rappresentanti - Corrado Motta, Aline Prada e Fabio Marchioni - ha consegnato nelle mani del segretario comunale, Lorenzo Fontana, le 331 sottoscrizioni di cittadini e cittadine determinati a chiedere di sottoporre al voto popolare l’investimento comunale messo in campo per la Masseria Cuntitt. Gli argomenti dei contrari hanno saputo, infatti, essere convincenti, tanto da superare con agio il quorum previsto per dichiarare riuscito il referendum. Sul tavolo quasi mezzo milione votato a maggioranza dal Consiglio comunale a fine aprile e destinato a mettere mano alla cucina dell'osteria stellata, che si trova all'interno dell'antico complesso rurale, e a realizzare altre opere puntuali di ristrutturazione e miglioria. Tutto ciò, si ribadisce, in un edificio rimesso a nuovo solo sette anni fa.

I promotori, espressione di un gruppo apartitico e trasversale, si dicono fiduciosi del giudizio della popolazione, la quale, annotano, ha dimostrato l’esigenza di "disporre di tutte le informazioni per un confronto sano e trasparente su un tema molto sentito". Un confronto che oggi, fuori dalle sale istituzionali, vede misurarsi i referendisti con un gruppo interpartitico, altrettanto deciso a sostenere il progetto. Chiamare la cittadinanza a dire la sua, tengono chiarire ancora i referendisti, "non è un attacco a questa realtà locale" (l'Osteria Enoteca, ndr). Vuole essere solo un modo per "semplicemente rimettere al centro la voce della popolazione: si tratta di importanti investimenti di fondi pubblici, in questo caso a vantaggio di un progetto privato molto peculiare, in un momento in cui si è deciso un aumento del moltiplicatore fiscale per le persone fisiche (destinato ad aumentare ulteriormente nei prossimi anni) e in cui si prospettano misure di risparmio". Come dire che serve "un ampio dibattito democratico".

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