Presentato, dopo tre anni di lavoro, l'esito del recupero del patrimonio storico del paese che diventerà un laboratorio di ceramica
Una rinascita attraverso la trasformazione. Si potrebbe riassumere così l’ambizioso progetto di recupero e valorizzazione delle fornaci di Riva San Vitale avviato nel 2022 e giunto a compimento dopo tre anni di lavoro. L’inaugurazione del sito è stata programmata sull’arco di due giorni, sabato 6 e domenica 7 settembre. Questo patrimonio storico supera i confini locali e si inerisce in un contesto ricco di attrattive: dal Monte San Giorgio (tutelato dall’Unesco) al lago di Lugano, dal battistero di San Giovanni, al tempio di Santa Croce.
Si perché anche le fornaci di Riva San Vitale raccontano il passato e rappresentano un simbolo della tradizione artigiana del Mendrisiotto. Già in epoca romana, il borgo vantava una fiorente attività industriale legata alla produzione di laterizi, proseguita fino al XX secolo. L’estrazione e la lavorazione dell’argilla, la “mólta rossa” e la “mólta negra”, hanno segnato profondamente la storia locale, rendendo Riva San Vitale un centro produttivo e culturale di rilievo. Oggi, questo patrimonio rivive grazie alla volontà del Comune che ha investito in un processo di rigenerazione urbana, affidato alla professionalità dell’architetto Enrico Sassi e dell’ingegnere Giorgio Galfetti, che ha coinvolto artigiani specialisti nel riutilizzo del materiale di recupero.
Il progetto ha puntato su un restauro “sartoriale”, attento alla conservazione delle strutture originali e alla memoria del luogo. Le vecchie fornaci sono state avvolte da una struttura metallica innovativa, che ne garantisce la stabilità e ne valorizza l’estetica, creando un affascinante dialogo tra antico e moderno. Gli spazi recuperati ospiteranno atelier di formazione nell’arte della ceramica e della terracotta, aree espositive e residenze per artisti. I nuovi forni professionali a gas, unici in Svizzera per dimensioni e potenza, permetteranno la cottura di opere di grande formato, riportando simbolicamente il fuoco nel cuore del comparto. Il sito si trasforma così in un centro di eccellenza dedicato alla ceramica, alla formazione e alla produzione artistica. Con l’istituzione della fondazione le Fornaci, che è stata voluta nel 2024 per garantire una gestione competente e sostenibile del comparto, lo spazio diventa un laboratorio aperto alla comunità, agli artigiani, agli artisti e ai giovani talenti.
Il centro di competenza è unico in Ticino e in Svizzera: dovrà attirare professionisti, studenti e appassionati da tutto il territorio. La Fondazione coordinerà le attività artistiche, formative e culturali, promuovendo collaborazioni con scuole, università, enti pubblici e operatori turistici, in sintonia con la visione strategica del Comune. Il progetto è stato sostenuto dal Gran Consiglio, dall’Ufficio cantonale dei beni culturali e dall’Ente Regionale per lo Sviluppo del Mendrisiotto e Basso Ceresio che ne hanno riconosciuto il valore storico e il potenziale economico. Nei tre anni di cantiere, il Comune ha avviato un articolato percorso di comunicazione e promozione, dando vita al brand “Le Fornaci”. Attraverso eventi pubblici, visite guidate per scuole e università, attività mediatiche e strategie di marketing, è stato costruito un racconto identitario, che ha dato lustro al progetto. A coronamento di questo percorso è stato realizzato un documentario sulla trasformazione del comparto, dalle sue radici storiche fino al completamento del progetto, che sarà proposto in anteprima nei due giorni di inaugurazione.