Mendrisiotto

Traffico merci, ‘servono tecnologia e investimenti’

RailValley prende posizione a fronte della ristrutturazione in atto in Ffs Cargo: ‘Il sistema non è più adeguato’

Il dibattito è aperto
(Ti-Press)

I vari riorientamenti di Ffs Cargo, percepiti di fatto come uno smantellamento a tutti gli effetti, "non sono altro che una prova che il sistema di trasporto merci su rotaia non è più adeguato alle esigenze di una logistica moderna". Non solo, "il trasporto a carri singoli, che è ancora organizzato come 150 anni fa ed è molto lento e oneroso, senza un sostanziale ammodernamento è destinato a scomparire, non solo in Ticino ma in tutta la Svizzera". È l'Associazione RailValley a far sentire la sua voce. "La politica – scrive in una nota – deve impegnarsi a creare le basi per un cambiamento radicale a livello tecnologico di modo che il trasporto merci su rotaia possa munirsi di mezzi adeguati a recuperare questo ritardo".

L'agosto scorso l'Associazione ha pubblicato un documento, Logistic Vision 2050, nel quale si evidenziano problematiche e necessità, in particolare, si ribadisce, "di ingenti investimenti per recuperare il ritardo tecnologico e migliorare l’integrazione del trasporto merci nella logistica". Investimenti, si annota, che dovrebbero essere sostenuti da tutte le aree politiche e i sindacati al fine di creare posti di lavoro e assicurare un trasporto su rotaia "efficace e redditizio".

Per RailValley dopo il ‘no’ del 24 novembre scorso all’ampliamento delle strade nazionali, "i fondi eccedenti derivanti dalle tasse sugli oli minerali dovrebbero essere destinati a rendere più scorrevole il traffico stradale. Questo sarà possibile solo incentivando il trasporto ferroviario e quindi si potrebbe usare una parte di questi fondi in questo ambito".