Il Municipio avvia la necessaria variante di Piano regolatore. Il dimensionamento medio delle zone edificabili è del 125%

Il Municipio di Stabio ha deciso di avviare una variante di Piano regolatore volta a ridurre in modo puntuale e mirato gli indici edificatori delle zone residenziali estensive e intensive. La popolazione, il 3 marzo 2013, si era espressa con il 62,1% a favore della modifica della legge federale sulla pianificazione del territorio, i cui obiettivi erano un uso più efficiente e sostenibile delle risorse territoriali, un dimensionamento delle zone edificabili in linea con le aspettative di crescita della popolazione per i prossimi 15 anni volto a contenere l'estensione degli insediamenti, e il miglioramento della qualità del tessuto insediativo e del paesaggio. Il Cantone ha calcolato il dimensionamento medio corretto per il Comune di Stabio e risulta un sovradimensionamento medio del 137%. In una nota il Municipio spiega che ha provveduto ad aggiornare i dati sulla base delle licenze edilizie nel frattempo rilasciate, ma il dimensionamento medio delle zone edificabili risulta comunque essere del 125%.
Da qui la decisione del Municipio di intervenire in ambito pianificatorio. “Abbiamo deciso di ridurre gli indici edificatori, in modo puntuale, di alcuni comparti residenziali per diminuire il sovradimensionamento oggi presente sulla base dei dettami della scheda di Piano direttore R6 – conferma il sindaco Simone Castelletti –. Verranno inoltre istituite diverse zone di pianificazione per tutelare i vari accessi alla zona agricola, di svago nelle vicinanze del parco del Laveggio”. Al momento dell'approvazione del 2002, “il Consiglio di Stato aveva inoltre già precisato che il Piano regolatore del Comune di Stabio era ‘manifestamente sovradimensionato rispetto a un’ipotesi di sviluppo demografico realistica per i prossimi 10-15 anni’”. Il Municipio, conclude il sindaco, è stato chiamato a “intervenire su una situazione di sovradimensionamento presente dal PR76 visto che le zone edificabili del PR2002 erano le stesse del PR76. È stato per questo motivo necessario apportare i necessari correttivi rimasti inapplicati per gli ultimi cinquant’anni”. La procedura di allestimento e approvazione della variante farà ora il suo corso.
Cosa succederà con le costruzioni esistenti? “Nelle zone edificabili interessate dalla riduzione degli indici edificatori, vi saranno diverse costruzioni che si troveranno in una situazione di ‘non conformità con la nuova pianificazione’ – spiega il Municipio –. Saranno applicati gli articoli di Legge e Regolamento sullo sviluppo territoriale che permettono di conservare e mantenere le costruzioni esistenti in contrasto col nuovo diritto”. In particolare “saranno autorizzabili i lavori di manutenzione che prevengono il deperimento di una costruzione, ma che non comportano interventi sulla sua struttura”.