Ticino

‘Un ticinese su quattro riceve un bonus con il proprio stipendio’

Secondo l’Ufficio di statistica l’incidenza sulla massa salariale è del 5%. La pratica è comunque molto più diffusa sul piano nazionale

‘Maggiore flessibilità e adattabilità nel rapporto di lavoro’
(Ti-Press)
7 aprile 2025
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In Ticino circa un quarto dei salariati riceve un bonus, con un’incidenza sulla massa salariale del 5%. È il dato che emerge dalla pubblicazione ‘Extra Dati’ dell’Ufficio di statistica del Canton Ticino (Ustat) in cui viene esplorato il concetto di flessibilità attraverso la distribuzione dei bonus. “Le modalità di lavoro – si legge nel documento – sono in evoluzione e spesso sono caratterizzate da una maggiore flessibilità sia nell’organizzazione sia nello svolgimento delle attività”. In questo contesto si inserisce il tema del pagamento del bonus che, nota l’Ustat, “può rappresentare un’opportunità sia per i datori di lavoro che per i lavoratori, garantendo una maggiore flessibilità”. E spiega: “Per i primi, sono un mezzo strategico per stimolare la produttività dei lavoratori, per premiare l’eccellenza e per allineare gli obiettivi individuali con quelli aziendali. Per i secondi, garantiscono la sicurezza di un salario fisso, con la possibilità di aumentare il proprio reddito in base al raggiungimento di obiettivi condivisi”. In altri termini, “il bonus si delinea come uno strumento che permette una maggiore flessibilità e adattabilità nel rapporto di lavoro”.

Più di uno svizzero su tre

Entrando nel merito dei dati, rileva la pubblicazione, “nel 2022 una persona salariata su quattro (il 25,4%) nel settore privato ticinese riceveva una retribuzione che comprende anche i pagamenti speciali, mentre quasi tre quarti (74,6%) non percepisce alcun pagamento speciale”. Come detto, la quota del bonus sull’intera massa salariale è pari al 4,8%, dato che cresce fino all’11,2% se si tiene conto unicamente dei lavoratori che percepiscono un bonus.

La distribuzione del bonus è comunque più diffusa a livello svizzero. Il 36,3% dei salariati percepisce infatti un bonus, mentre il 63,7% non lo riceve. Vista la maggiore diffusione dei bonus sul piano nazionale, osserva l’Ustat, “anche la loro quota sul totale della massa salariale risulta più elevata, pari al 6,1%. Considerando solo chi percepisce un bonus la quota si allinea al risultato ticinese, contando per il 10,7% della massa salariale complessiva”. E commenta: “Questo indica che in Ticino vi sono meno contratti di lavoro che incorporano dei pagamenti straordinari, ma quando ci sono la loro quota sulla massa salariale risulta simile al livello nazionale”.

Differenze per età e per comparto economico

Nel dettaglio, nota l’Ufficio di statistica, non si osservano differenze di rilievo tra uomini e donne, se non una quota leggermente superiore di uomini che percepiscono un bonus rispetto alle donne, il 26,6% rispetto al 23,6%. Lo stesso vale per il confronto tra residenti e frontalieri. Per quanto concerne l’età invece, solo i salariati più giovani si discostano in maniera significativa. “Tra i giovani – osserva infatti la pubblicazione – soltanto il 14,7% riceve un bonus, una quota inferiore rispetto alle altre classi d’età”. Il motivo? “Ciò accade probabilmente – viene ipotizzato – perché le persone già attive sul mercato del lavoro in giovane età lo sono in settori dove l’assegnazione dei bonus è poco diffusa e probabilmente anche perché, per via della poca esperienza sul mercato del lavoro, coprono funzioni senza responsabilità per le quali vengono distribuiti meno sovente dei bonus”.

Anche la posizione nella professione gioca un ruolo rilevante nell’assegnazione del bonus. “La quota di salariati che riceve un pagamento speciale tra i senza funzione quadro è in effetti del 23,2%, mentre tra chi ha una posizione con delle responsabilità la quota è attorno al 30%”, illustra l’Ustat.

Non da ultimo, l’assegnazione dei bonus non avviene in modo uguale in tutte le attività economiche. La sezione economica che conta il maggior numero di salariati con bonus è quella del commercio all’ingrosso e al dettaglio. Il settore nel quale il bonus riguarda la quota di salariati maggiore è quello delle attività finanziarie e assicurative, dove oltre la metà dei salariati percepisce un bonus (54%). Altri ambiti che presentano un ampio divario salariale fra chi non riceve un bonus e chi lo riceve sono le attività di trasporto e magazzinaggio e quelle professionali scientifiche e tecniche. Al contrario, il settore dove vengono meno distribuiti i bonus è quello dei servizi di alloggio e ristorazione, dove il 93,7% dei salariati non percepisce un bonus.