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Esame aspiranti magistrati, nuovi quattro esperti su cinque

Il Gran Consiglio designa la commissione che nei prossimi sei anni si pronuncerà sull'idoneità dei candidati a un posto di procuratore o giudice

A Palazzo di giustizia
(Ti-Press)
19 maggio 2025
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Emanuela Colombo Epiney, già giudice e presidente del Tribunale d’appello ed ex presidente della Commissione di ricorso sulla magistratura; Franco Lardelli, ex procuratore pubblico e giudice del Tribunale d’appello; Stefano Manetti, avvocato e notaio; Luca Marcellini, già procuratore pubblico generale e oggi avvocato e notaio; Francesca Piffaretti-Lanz, avvocata ed ex procuratrice pubblica. Sono i componenti della rinnovata Commissionme di esperti indipendenti ai quali spetta l’esame e il giudizio sull’idoneità degli aspiranti giudici e procuratori pubblici a ricoprire la carica, con relativo preavviso all’autorità di nomina delle toghe, cioè il Gran Consiglio. I cinque esperti sono stati eletti oggi dal parlamento e resteranno in carica per sei anni (alla scadenza potranno sollecitare un ulteriore mandato). La Commissione è stata rinnovata per quattro quinti, visto che Piffaretti-Lanz faceva già parte della compagine precedente.

Rossi (Udc): avvocati che nominano dei togati che poi si occuperanno delle loro cause, nel resto del mondo non succede

Il democentrista Tuto Rossi ha sollecitato, invano, il rinvio delle nomine dei cinque, contestando il fatto che degli esperti proposti dall’Ufficio presidenziale del Gran Consiglio tre fossero avvocati, «i cui nomi vengono proposti dalle segreterie dei partiti»: tre avvocati che «andranno a nominare magistrati che poi si occuperanno delle loro cause: cosa che non succede in nessun’altra parte del mondo». L’indipendenza della magistratura, ha continuato Rossi, deve essere anche apparente.

Durisch (Ps): no, è il parlamento che li elegge e anche chi è stato bocciato dai periti può mantenere la candidatura

Ci ha pensato il capogruppo socialista Ivo Durisch, deputato non giurista ma deputato di lungo corso, a ricordare al parlamentare dell’Udc due cosette. La prima: «È il Gran Consiglio che elegge i magistrati e non la Commissione di esperti». La seconda: «Possono proporsi al parlamento, mantenendo quindi la loro candidatura, anche aspiranti magistrati considerati non idonei dagli esperti». Tant’è, aggiungiamo noi che abbiamo una lunga memoria, che il parlamento ticinese ha già eletto aspiranti giudici e pp bocciati dai periti.