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Marchesi: ‘Governo al palo sulle strategie future, manca di volontà politica’

Così il presidente democentrista al comitato cantonale. Nel mirino, dipendenti cantonali e intelligenza artificiale. Nominato vicepresidente Diego Baratti

Questa sera a Lugano
(Ti-Press)
21 maggio 2025
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Dipendenti cantonali e intelligenza artificiale. È attorno a questi due temi che ruota l’intervento del presidente cantonale dell’Udc Piero Marchesi durante il comitato cantonale, riunitosi questa sera a Lugano. È in effetti accogliendo con soddisfazione la recente decisione del Gran Consiglio sulla ricevibilità dell’iniziativa popolare ‘Stop all’aumento dei dipendenti cantonali’ che Marchesi ha sottolineato come «il Ticino sia anni luce indietro rispetto ad altri cantoni». Il tutto con non poche stoccate al Consiglio di Stato.

A preoccupare che «il governo stia a guardare». Fondamentali, sottolinea infatti Marchesi, «invertire una tendenza pericolosissima». E spiega: «Negli ultimi 4-5 anni i dipendenti pubblici sono cresciuti di 800 unità. Mi chiedo quali siano stati i benefici per i cittadini». Ma non finisce qui: «Secondo il piano finanziario – afferma Marchesi – nei prossimi 4 anni si prospettano altre 500 assunzioni. Una vera e propria follia». Necessario dunque «uscire dalla logica che per creare dei servizi bisogna per forza assumere sempre più». Marchesi si concentra poi sull’agire del governo. «Manca – deplora – una volontà politica». Mancanza che «il governo ha dimostrato con il suo recente messaggio sulla trasformazione digitale che dovrebbe tracciare la strategia futura del Cantone, ma che invece dedica una sola frase vaga all’Ia, l’Intelligenza artificiale». Ed evidenzia: «È inaccettabile che si tenga fuori dalla porta una tecnologia che sta rivoluzionando diversi settori economici». Tuttavia, osserva Marchesi, «nel nostro Cantone ci si limita a dire che forse un giorno si vedrà se introdurla. E questo nonostante sia stata creata nel 2022 una figura specifica all’interno dell’Amministrazione, la delegata alla trasformazione digitale». In tal senso, stando a Marchesi, il fatto che ogni anno «ci siano almeno 350 persone che lasciano l’Amministrazione deve rappresentare un’opportunità per il governo di ridurre il numero di dipendenti».

Il comitato ha poi eletto il vicepresidente: Diego Baratti, classe 1997, attuale vicesindaco di Ponte Capriasca e fino al mese scorso presidente dei Giovani Udc. Subentra a Pierluigi Pasi.