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Manifestazioni in piazza per il 14 giugno

Sono alcune centinaia le persone che sono scese in piazza sabato a Bellinzona per manifestare in occasione del 14 giugno, giorno in cui tradizionalmente si ricorda il voto del 1981 che sancì in Svizzera il principio di uguaglianza nella Costituzione federale. Sotto lo slogan ‘Non è normale’, i partecipanti hanno denunciato il numero preoccupante di femminicidi, le violenze di genere e le disparità salariali.

Decine di migliaia di persone hanno manifestato anche in diverse altre città svizzere. A Berna più di 10mila persone sono scese in piazza per dimostrare contro la violenza di genere, a favore di una maggiore codeterminazione e di pari diritti per tutti. Stando agli organizzatori, i partecipanti alle manifestazioni hanno raggiunto quota 35mila. Il corteo, col motto ‘Uniti nella resistenza’, ha attraversato il centro della città fino a Palazzo federale. “La Svizzera sta attualmente vivendo un contraccolpo antifemminista”, si legge in un appello. “Il numero di femminicidi è aumentato notevolmente quest’anno e i valori conservatori hanno guadagnato terreno in politica”. Tra le altre cose, i dimostranti hanno chiesto un accesso sicuro all’aborto, l’introduzione di un terzo genere e il diritto alla naturalizzazione dopo cinque anni di residenza per tutti i migranti e i rifugiati.

Temi come la lotta al patriarcato, alla disuguaglianza salariale e alla violenza contro le donne hanno mobilitato anche altrove in tutto il Paese: si sono stimati 10mila manifestanti a Zurigo (per gli organizzatori erano oltre 55mila), 5mila a Basilea, varie migliaia a Lucerna e 2mila a San Gallo. In Romandia a Ginevra la polizia fornisce la cifra di 3’500 manifestanti. Strade e piazze erano gremite anche a Losanna, Friburgo e Sion.

I sindacati, dal canto loro, hanno chiesto nuove misure per realizzare una ‘vera parità’ tra i sessi. Secondo l’Unione sindacale svizzera (Uss), “i datori di lavoro e i politici devono adottare provvedimenti per garantire una reale parità, che è ancora molto lontana”. Stando ai dati dell’Uss, le donne guadagnano in media 1’364 franchi in meno al mese rispetto agli uomini. RED/ATS