“Collasso dei ghiacciai, colate detritiche, record di calore nei nostri laghi, nelle nostre città e in tutta Europa. Il riscaldamento climatico minaccia direttamente la nostra salute e il nostro stile di vita. Nonostante queste conseguenze drammatiche ed evidenti del riscaldamento climatico, i partiti borghesi si rifiutano ancora di agire e di acconsentire agli investimenti necessari per proteggere il clima”. È un attacco a gamba tesa quello che si registra in una nota inviata alla stampa dalla consigliera nazionale dei Verdi Greta Gysin e dal copresidente cantonale del Ps Fabrizio Sirica. Ieri infatti, ricordano i due politici ticinesi, “nel pieno di un’ondata di calore estremo, la commissione competente del Consiglio degli Stati ha respinto la nostra iniziativa per un fondo climatico, così come qualsiasi controprogetto. Un atteggiamento irresponsabile nuoce alla nostra salute e al nostro futuro, così come a quello delle generazioni a venire”.
Decisione definitiva irresponsabile perché “i fatti sono lì, incontestabili”. E i fatti sono “gli eventi meteorologici estremi che si susseguono e si intensificano”. Nonostante ciò, rimarcano Gysin e Sirica, “la Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio degli Stati (Ceate-E) ha deciso di respingere l’iniziativa per un fondo climatico dei Verdi e del Ps svizzero senza controprogetto”. Nella nota viene anche riportato tutto lo sconcerto della presidente nazionale dei Verdi Lisa Mazzone e della copresidente nazionale del Ps Mattea Meyer.
Delusione totale in casa rossoverde, ma non si demorde. Nel senso che “di fronte all’atteggiamento irresponsabile di questa maggioranza borghese, Verdi e Ps sono pronti a condurre una forte campagna per far trionfare la protezione del clima in parlamento. E poi, se necessario, alle urne. Ne va della nostra salute e del futuro delle generazioni future”.