Quest'anno 19,5 sezioni in meno e tra due anni ne mancheranno altre 16,5. Stabili scuola dell'infanzia e medio superiore
Da tempo annunciato, è arrivato: il Dipartimento educazione, cultura e sport ha presentato oggi il primo rapporto di "Osservatorio docenti", la cui istituzione è avvenuta a fine 2024 e ha come obiettivo il monitoraggio costante delle demografiche e delle implicazioni che queste comportano per il sistema scolastico. I dati raccolti, ricorda il Decs, vengono analizzati “con l’obiettivo di identificare tendenze, criticità e opportunità, offrendo un quadro chiaro e aggiornato sia sull’evoluzione demografica di allieve e allievi, sia sul fabbisogno di personale docente”. Con sullo sfondo il caos delle abilitazioni al Dfa esploso nei mesi scorsi.
Le attività dell’Osservatorio si articolano su tre orizzonti temporali: quello a breve termine, cioè l'anno scolastico appena iniziato, “con l’obiettivo di ottimizzare la qualità dei dati relativi al fabbisogno di personale docente e il processo di reclutamento”; quello a lungo termine, dedicato al quadriennio 2025-2029, “per sviluppare modelli di stima previsionale basati su dati amministrativi e indagini sulle intenzioni delle docenti e dei docenti”; infine quello a lungo termine, dal 2025 al 2036, “in modo da utilizzare scenari demografici per analizzare le proiezioni a lungo raggio e anticipare le trasformazioni strutturali del sistema educativo”.
Ebbene, le prime analisi effettuate dall'Osservatorio evidenziano alcune tendenze. Per la scuola dell'infanzia l'anno scolastico 2025/2026 “registra solo una lieve riduzione delle sezioni (-1,5) rispetto all’anno precedente, ma le proiezioni demografiche confermano il calo di sezioni previsto nei prossimi anni scolastici (-4 sezioni nel 2026/2027 e -6,5 nel 2027/2028)”. Per la scuola elementare, invece, “nel 2025/2026 si registra una riduzione considerevole: -19,5 sezioni e circa -20 docenti a tempo pieno, con cali anche nelle materie specialistiche (educazione fisica -2 Etp, arti plastiche -1,3, educazione musicale -0,6). Nel 2026/2027 è prevista una lieve diminuzione (-2 sezioni), mentre nel 2027/2028 una nuova riduzione marcata (-16,5 sezioni)”.
L’analisi del fabbisogno di docenti per le scuole medie (2025/2026-2028/2029), per contro, “indica una situazione relativamente stabile, con differenze tra materie. Vi è ad esempio un rischio di disporre di docenti in eccesso per l’italiano mentre per il tedesco la situazione dovrà essere monitorata a causa della crescita della domanda legata all’introduzione di questa materia in prima media, pur ricordando che sono già in corso delle formazioni supplementari”.
L’analisi per quanto concerne la necessità di docenti nelle scuole medie superiori per il quadriennio 2025/2026-2028/2029 “evidenzia a sua volta una certa stabilità, ma presenta al tempo stesso aree di criticità: da un lato il rischio di avere più docenti di quelli necessari in alcune materie, come l’italiano, dall’altro la prospettiva di carenze significative in altre discipline, come il tedesco”.
Il rapporto dell’Osservatorio – scrive ancora il Decs – “fornisce una base di conoscenze indispensabile per affrontare le sfide poste dall’evoluzione demografica al sistema scolastico ticinese. Le analisi e le stime previsionali in esso contenute, grazie al loro valore informativo e alla capacità di offrire un quadro fondato su dati oggettivi e metodologie consolidate, costituiscono un importante valore aggiunto. Per essere pienamente efficaci, queste ultime dovranno però essere integrate con una riflessione più ampia, che consideri anche altri elementi, come l’esigenza di garantire un’adeguata possibilità di selezione grazie a un numero sufficiente di candidati, i percorsi di carriera delle diplomate e dei diplomati delle alte scuole pedagogiche, il principio di regolarità dell'offerta delle formazioni da parte del Dipartimento formazione e apprendimento / Alta scuola pedagogica della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana, ma anche questioni più generali legate all’evoluzione del contesto scolastico, così da orientare in modo ancora più consapevole e mirato le decisioni relativamente all’offerta formativa del Dfa/Asp della Supsi. I percorsi di abilitazione da aprire per l’anno scolastico 2026/2027 saranno discussi e presentati pubblicamente nel corso dell’autunno 2025”.
Sia come sia, “nel rapporto pubblicato vengono presentati i primi dati, relativi al quadriennio 2025-2028. È fondamentale sottolineare che le stime indicate non sono previsioni assolute: si tratta di scenari plausibili e orientativi, sulla base dei dati oggi disponibili, concepiti per offrire un quadro informativo solido, a supporto delle decisioni strategiche, tra cui quelle sull’offerta formativa annualmente concordata con il Dfa/Afp. Questi dati e le relative previsioni saranno aggiornati a cadenza annuale.