33 comuni ticinesi, a partire da quello di Gambarogno, hanno lanciato un appello sulla votazione federale che vuole eliminare il valore locativo. Questi comuni, “caratterizzati da una quota elevata di residenze secondarie, manifestano preoccupazione per le potenziali ripercussioni economiche della riforma. La nuova imposta immobiliare speciale, pur prevista come misura compensativa, richiederà un iter legislativo lungo, complesso e soggetto a incertezze sia a livello istituzionale che democratico”.
Inoltre, per questi comuni, “non vi è certezza che il gettito derivante dalla futura imposta sia equivalente a quello oggi garantito dal sistema del valore locativo”.