Il ministro degli esteri e i presenti all'incontro contestati e insultati da un centinaio di persone. All'uscita, inseguimenti e polizia in anti sommossa
Momenti caldi a Bellinzona questo pomeriggio, a margine dell’incontro organizzato dalla Camera di commercio per parlare degli Accordi Bilaterali III tra Svizzera e Unione europea, con la presenza del capo del Dfae Ignazio Cassis. Il ‘presidio rumoroso’ del Coordinamento unitario a sostegno della Palestina, convocato per protestare contro la presenza di Cassis al Teatro Sociale e chiedere la condanna di quanto sta accadendo a Gaza, – partito come pacifico con slogan, fischietti e pentole suonate – ha vissuto molta tensione quando hanno iniziato ad arrivare gli invitati della Camera di commercio.
Iniziali provocazioni reciproche tra un invitato e il centinaio di manifestanti hanno innescato la scintilla sfociata in qualche tafferuglio, col catering fatto sloggiare in fretta e furia dopo stoviglie rotte, tavolini rovesciati e insulti vari, anche sessisti e offensivi nei confronti di una donna, rivolti a chiunque entrasse dall’ingresso principale: consiglieri nazionali, politici cantonali, imprenditori, segretarie, persone normali, tutte e tutti definiti con ‘le mani sporche di sangue’.
La Polizia è intervenuta in forze per garantire l’entrata e la sicurezza sia degli ospiti, sia di Cassis stesso che ha fatto il suo ingresso dal retro, scortato.
Alla fine dell’evento – lo ricordiamo ancora una volta – sui Bilaterali, e dopo essere rimasti bloccati per più di un’ora con la Polizia in assetto anti sommossa, i partecipanti senza ruoli politici hanno guadagnato l’esterno scortati a due a due. Per i politici presenti ad ascoltare un dibattito su energia e mercato del lavoro l’uscita, sempre sotto scorta, è stata accompagnata da inseguimenti, tentate aggressioni, lanci di birre e altre caterve di insulti. Cassis compreso.