Ticino

Un nuovo modello di presa a carico integrata in Ticino

Lo propongono da gennaio 2026 il gruppo ospedaliero Moncucco e Css. Obiettivo: ‘Stabilizzare nel lungo periodo i costi delle prestazioni di cura erogate’

Una collaborazione strategica
(Ti-Press)
26 settembre 2025
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A partire da gennaio 2026, il gruppo ospedaliero Moncucco e Css proporranno in Ticino un nuovo modello di presa a carico integrata. “Medici di base, cliniche del gruppo e altri professionisti della salute – si legge nel relativo comunicato – collaboreranno più strettamente per accompagnare, in particolare, le persone affette da patologie croniche e complesse”. Obiettivo comune? “Aumentare la qualità delle cure e stabilizzare nel lungo periodo i costi delle prestazioni di cura erogate”, si spiega nella nota.

La popolazione ticinese è, come noto, la più anziana della Svizzera. Il conseguente maggiore fabbisogno di cure mediche genera costi sanitari superiori alla media, in continua crescita, come mostrano anche i dati recentemente pubblicati relativi all’aumento dei premi di cassa malati. “In questo contesto – sostengono Moncucco e Css – è necessario trovare soluzioni innovative”.

Una collaborazione strategica. “Il gruppo, con le sue sedi di Lugano e Locarno, propone un ampio ventaglio di prestazioni mediche: dalla chirurgia e ortopedia alla medicina interna, fino alla geriatria, settore in cui riveste un ruolo di riferimento nella presa a carico degli anziani del territorio”, prosegue il comunicato. A ciò si aggiungono “le collaborazioni con le strutture Spitex e le cliniche di riabilitazione, la stretta cooperazione con i medici di base della regione e l’offerta di servizi di telemedicina”. Non solo. Il modello pone molta attenzione anche alla prevenzione e sarà progressivamente ampliato ed è aperto ad altri attori regionali.

Tre i pilastri su cui si baserà l’offerta: una maggiore qualità delle cure e il contenimento dei costi, un accompagnamento personalizzato per malattie complesse e più prevenzione. In tal senso, la Ceo di Css Philomena Colatrella, citata nella nota, si dice convinta “che i modelli di presa a carico integrata rappresentino il futuro. Per questo puntiamo su strette collaborazioni regionali tra ospedali, medici di base, Spitex e altri attori sanitari. Con l’aumento della complessità cresce il bisogno di collaborazione interprofessionale. È in questo contesto che creiamo valore aggiunto per i pazienti”. Le fa eco il direttore del gruppo ospedaliero Moncucco Christian Camponovo, anche citato nel comunicato: “Il progetto con Css – rimarca – rappresenta un tentativo concreto per contribuire al contenimento dei costi della salute. Questo modello vuole offrire ai pazienti una presa a carico di qualità, grazie alle vaste competenze e all’eccellenza delle cure che il nostro Gruppo può offrire a costi tra i più bassi della Svizzera”.