Un'interpellanza di Bühler (Udc) e altri 41 deputati chiede di fare chiarezza sui saldi effettivi per ogni sede, su regole e controlli, sull'uso dei fondi

Sulla gestione delle casse allievi nelle scuole ticinesi “serve molta più trasparenza”, dal momento che “dai documenti ufficiali emerge che, nonostante la direttiva del luglio 2024, non disponiamo ancora di un quadro trasparente sugli importi accumulati – che risultano essere rilevanti – né sulle modalità di gestione di questi fondi provenienti dalle famiglie. Questo mentre Mister Prezzi invita i Cantoni a ridurre gli oneri a carico delle famiglie per le attività scolastiche ed extrascolastiche”.
È bella pepata l'interpellanza con cui il primo firmatario Alain Bühler (Udc) assieme ad altri 41 deputati di tutti i partiti tranne Ps, Verdi ed Mps, chiede lumi al Consiglio di Stato. Una questione che non è di poco conto: “Nell’anno scolastico 2025/2026 risultano interessati oltre 55mila allieve e allievi delle scuole pubbliche e private ticinesi, con evidenti ricadute finanziarie e sociali su tutte le famiglie”. Considerando come, si continua a leggere nel testo dell'interpellanza, “le eccedenze nelle casse allievi sono già oggi cospicue secondo la Risoluzione governativa 3652 del 10 luglio 2024, si rende indispensabile un chiarimento tempestivo per garantire equità, trasparenza e rispetto della legalità ancora nel corso del corrente esercizio scolastico”.
E viene pure fatto notare come “negli ultimi anni la gestione delle risorse finanziarie raccolte tramite le cosiddette ‘casse allievi’ delle scuole ha iniziato ad attirare l’attenzione pubblica e delle istituzioni. Il rapporto ufficiale del 3 settembre 2024 del Sorvegliante dei prezzi Stefan Meierhans ha fornito un quadro comparativo nazionale rispetto ai contributi richiesti alle famiglie, evidenziando come il Canton Ticino abbia predisposto una regolamentazione vincolante sugli importi massimi, ritenuta conforme ai parametri federali”. In questo contesto, “si inserisce la recente Risoluzione governativa 3652 del 10 luglio 2024, che introduce ulteriori regole e procedure di controllo per garantire la trasparenza, il corretto utilizzo delle eccedenze, e una gestione equilibrata delle risorse raccolte”.
Alla luce di tutti questi elementi, per Bühler e cofirmatari “permane la necessità di monitorare l’effettiva applicazione delle direttive contenute nella Rg 3652 del 10 luglio 2024 e la piena rispondenza delle prassi scolastiche agli standard costituzionali e alle migliori raccomandazioni federali”.
Nell otto domande poste al Consiglio di Stato, fondamentalmente, si chiede di conoscere i saldi effettivi per ogni sede scolastica; di chiarire quali regole e controlli siano oggi applicati per evitare accumuli non giustificati; di garantire che questi fondi, che appartengono alle famiglie, non vengano utilizzati per coprire costi di competenza dello Stato”.