Presentata la selezione ufficiale del Festival, da Jafar Panahi e Joachim Trier in Piazza Grande a Radu Jude e Abdellatif Kechiche in Concorso
Un direttore artistico sa che, tra venti o trent'anni, ci sarà chi guarderà e studierà le scelte fatte nel programma di un festival cinematografico. E Giona A. Nazzaro, in conferenza stampa, si è detto certo che della selezione della 78ª edizione del Locarno Film Festival non si potrà dire che ci si è chiusi su sé stessi «in una sorta di sottovuoto». Anzi, secondo Nazzaro – e l'elenco dei film, con 99 prime mondiali, lo conferma –, il programma di Locarno78 è «consapevole dei nostri tempi» e si presenta come uno spazio di riflessioni sulle tensioni e le trasformazioni del nostro tempo.
Nel programma di Piazza Grande spiccano alcuni film applauditi e premiati a Cannes. Ma, ha spiegato Nazzaro in conferenza stampa, non si tratta semplicemente di prendere da lì le cose più interessanti e mostrarle su uno schermo gigante: Piazza Grande, ha proseguito, è una comunità e per registe e registi è spesso la prima occasione per mostrare il loro lavoro davanti a un pubblico "vero".
In Piazza avremo quindi, il 15 agosto, la Palma d'oro ‘Un simple accident’ di Jafar Panahi, film che, realizzato clandestinamente sfidando i divieti del regime iraniano, riassume quei valori di indipendenza e impegno politico che caratterizzano Locarno. Il 9 agosto arriverà ‘Sentimental Value’ di Joachim Trier, che a Canne è stato accolto da lunghi applausi e ha ottenuto il Gran Prix, mettendo le basi per eguagliare il successo conseguito con ‘The Worst Person in the World’. Sempre da Cannes arrivano, il 13 agosto, ‘La petite dernière’ di Hafsia Herzi (Queer Palm e Prix d'interprétation féminine per Nadia Melliti) e il bizzarro western italiano ‘Testa o croce?’ di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis, presentato a Un Certain Regard che arriverà in Piazza il 10 agosto.
Ma in Piazza Grande avremo anche, l’8 agosto, Emma Thompson, protagonista di ‘The Dead of Winter’ di Brian Kirk, un action-thriller che segna il ritorno dell'attrice britannica al genere action e, il 7 agosto, ‘The Birthday Party’ di Miguel Ángel Jiménez, con Willem Dafoe nei panni di un magnate greco che organizza una festa per il 25°compleanno della figlia.
Gran finale musicale, il 16 agosto, con ‘Kiss of the Spider Woman’ di Bill Condon, sontuoso adattamento del celebre musical di Broadway con Jennifer Lopez nel ruolo della Donna Ragno. Il 14 agosto arriverà ‘Rosemead’ di Eric Lin, prima internazionale del film con Lucy Liu.
Molto interessante si annuncia ‘Irkalla - Gilgamesh's Dream’ di Mohamed Jabarah Al-Daradji, coproduzione internazionale tra Iraq, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Francia, Regno Unito e Arabia Saudita, che il 12 agosto porterà in Piazza Grande una riflessione contemporanea sul mito mesopotamico. L’11 agosto avremo invece il debutto in Piazza Grande di una serie tv, con i primi due episodi di ‘The Deal’ dello svizzero Jean-Stéphane Bron.
Tra i classici in Piazza, vale la pena evidenziare ‘Shining’ di Stanley Kubrick che sarà presentato in seconda proiezione il 10 agosto.
Il Concorso Internazionale presenta 17 film in prima mondiale. Tra i titoli che si preannunciano più interessanti abbiamo ‘Dracula’ di Radu Jude, che Giona A. Nazzaro ha descritto come un'opera radicale che affronta in maniera originale l'intelligenza artificiale. Abdellatif Kechiche presenterà ‘Mektoub, My Love: Canto Due’, terzo capitolo della serie iniziata nel 2017, che arriva a Locarno dopo anni di incertezze produttive e controversie. Il film completa la trilogia dedicata al giovane Amin nell'estate mediterranea dei primi anni Novanta.
A Locarno avremo anche ‘Mare's Nest’ di Ben Rivers, coproduzione anglo-franco-canadese che promette di esplorare nuovi territori narrativi, e ‘Tabi to Hibi (Two Seasons, Two Strangers)’ del giapponese Sho Miyake, che continua la sua ricerca cinematografica incentrata sui rapporti umani.
A conferma dell’attenzione alle sfide del presente, in Concorso avremo inoltre ‘Tales of the Wounded Land’ di Abbas Fahdel che esplora le ferite del Medio Oriente attraverso il cinema documentario, e ‘With Hasan in Gaza’ di Kamal Aljafari che presenta una prospettiva palestinese sui conflitti in corso.
Per la sezione Cineasti del Presente, dedicata alle opere prime e seconde, presenta 15 film. Tra questi, ‘Blue Heron’ segna l'esordio nel lungometraggio di Sophy Romvari, già nota per i suoi cortometraggi autobiografici, mentre dall'Italia arriva ‘Gioia mia’ di Margherita Spampinato, descritto come un toccante ritratto generazionale ambientato nel sud del Paese.
Fuori concorso si segnala ‘Bobò’ di Pippo Delbono, documentario-omaggio che il regista e teatrante dedica al suo storico collaboratore Bobò, morto nel 2019. ‘I Live Here Now’, prima europea del film diretto da Julie Pacino, figlia del celebre attore Al Pacino, che si confronta per la prima volta con la regia di un lungometraggio. E curiosità suscita anche ‘Deathstalker’ di Steven Kostanski, rilettura in chiave trash-ironica di un B-movie fantasy anni Ottanta.