Società

Filantropia, ricchezza e cavalli: chi era l'Aga Khan

Imam degli ismailiti nizariti, Karim Al-Hussaini ha compiuto numerosi investimenti e finanziato progetti di sviluppo nei Paesi poveri in Asia e Africa

L’Aga Khan in una foto del 2015
(Keystone)

È morto ieri, martedì, a Lisbona all'età di 88 anni l'Aga Khan Karim Al-Hussaini, imam degli ismailiti nizariti, un ramo dell'islam sciita. "Sua altezza il principe Karim Al-Hussaini, Aga Khan IV, 49º Imam ereditario dei musulmani sciiti ismailiti e discendente diretto del profeta Maometto (che la pace sia con lui), è deceduto serenamente a Lisbona il 4 febbraio 2025, all'età di 88 anni, circondato dalla sua famiglia", ha affermato la Rete Aga Khan di sviluppo (Akdn) su X.

Nato il 13 dicembre 1936 a Ginevra, Karim Al-Hussaini era diventato nel 1957 il 49º imam degli ismailiti nizariti, il secondo gruppo musulmano sciita più numeroso che conta tra i 12 e i 15 milioni di membri sparsi in tutto il mondo, in particolare in Asia centrale e meridionale, in Africa e nel Medio Oriente. A meno di 21 anni, succedeva al nonno Mahommed Shah, in seguito all'esclusione di suo padre, Ali, dalla successione dopo il suo matrimonio tumultuoso con l'attrice americana Rita Hayworth.

Filantropia e cavalli

Il principe Karim si era posto la missione di sviluppare l'opera già considerevole di suo nonno che creò ospedali, alloggi o cooperative bancarie nei Paesi in via di sviluppo, avendo già investito una vasta parte dell'immensa fortuna familiare, di cui l'ammontare non è noto, nei Paesi più poveri, unendo filantropia e senso degli affari. Per questo aveva fondato l'Akdn, una gigantesca fondazione che conta 96'000 dipendenti nel mondo e finanzia programmi di sviluppo in particolare in Asia e in Africa. Una rete che dal 1984 comprende una branca dedicata allo sviluppo economico, il Fondo Aga Khan per lo sviluppo economico (Akfed), che conta 36'000 dipendenti, 90 società e genera ricavi annuali di 4,5 miliardi di dollari. Milionario proprietario di yacht e jet, l'Aga Khan ha inoltre creato nel 1977 il Premio Aga Khan di Architettura che premia i progetti architettonici innovativi delle società musulmane. Da ricordare inoltre, fra i suoi progetti, lo sviluppo della lussuosa area turistica della Costa Smeralda in Sardegna.

Frequentatore delle corse ippiche, l'Aga Khan ha perpetuato la tradizione familiare di allevamento di purosangue nei suoi otto allevamenti in Francia e Irlanda e ha contribuito alla vasta ristrutturazione del dominio di Chantilly, a nord di Parigi.

Sebbene vivesse nel lusso, tra jet e yacht, possedesse un'isola caraibica e il suo patrimonio fosse stimato tra 1 e 13 miliardi di dollari, si opponeva all'idea che la sua ricchezza fosse in conflitto con la fede e la beneficenza. Un imam o un leader religioso "non deve ritirarsi dalla vita di tutti i giorni", disse quando diventò Aga Khan. "Al contrario, ci si aspetta che protegga la sua comunità e contribuisca alla sua qualità della vita. Pertanto, la nozione di divisione tra fede e mondo è estranea all'Islam".

Il cordoglio nel mondo

Il segretario generale dell'ONU, Antonio Guterres, si è dichiarato "profondamente rattristato" dalla notizia del decesso. "Era un simbolo di pace, tolleranza e compassione nel nostro mondo travagliato", ha scritto su X. Il monarca britannico Carlo III, citato dall'agenzia PA, si è detto anch'egli "profondamente rattristato" dalla scomparsa di una personalità che descrive come "un amico personale da molti anni".

Il premio Nobel per la pace, la pakistana Malala Yousafzai ha affermato su X che "la sua eredità si perpetuerà attraverso l'incredibile lavoro che ha condotto a favore dell'educazione, della salute e dello sviluppo nel mondo". "L'Aga Khan ha dedicato la sua vita a promuovere la pace e la prosperità per tutti. Su tutti i continenti e presso tutte le culture, si è impegnato ad affrontare le più grandi sfide umanitarie al mondo: la povertà, l'educazione, le disuguaglianze di genere", ha reagito, sempre su X, il Primo Ministro canadese dimissionario Justin Trudeau.

L'annuncio del successore prima dei funerali

L'Aga Khan aveva le nazionalità britannica e portoghese, oltre alla cittadinanza onoraria canadese, un'onorificenza raramente concessa. Karim Al-Hussaini ha avuto quattro figli: Zahra, Rahim e Hussain, nati dal suo primo matrimonio con la modella britannica Sally Crocker-Poole, poi Aly, nato nel 2000 da una seconda unione con la giurista tedesca Gabriele zu Leiningen, da cui ha divorziato nel 2004.

Prima della sua morte, l'Aga Khan aveva designato il suo successore nelle sue ultime volontà. L'annuncio del nome di quest'ultimo, il 50º imam, avrà luogo a Lisbona prima dei funerali, che si svolgeranno "il prima possibile", come hanno spiegato gli ismailiti nizariti su un sito internet appositamente dedicato alla transizione.