Lac

Apre, finalmente, ‘La bottega del caffè’ di Igor Horvat

Novembre è anche il mese di ‘We Want It All’ di Emio Greco e Pieter C. Scholten, e di ‘Ci guardano – prontuario di un innocente’, Rifici per Lingua Madre

‘La bottega del caffè’, martedì 9 novembre alle 20.30, in replica mercoledì 10
4 novembre 2021
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Debutta nella Sala Teatro martedì 9 novembre alle 20.30, e in replica il giorno successivo. Il Lac si prepara ad accogliere l’allestimento dell’artista ticinese, atteso un anno fa e rinviato per motivi pandemici. Horvat è alla sua prima prova registica importante, per la quale si è affidato all’adattamento drammaturgico di Emanuele Aldrovandi, che ha riscritto la commedia adattandola al linguaggio contemporaneo, fermo restando il rispetto di ritmo e meccanismi comici. Sul palco otto attori, alcuni dei quali noti, alcuni ben noti alla platea del Centro Culturale: Antonio Ballerio, Anahì Traversi e Massimiliano Zampetti, e con essi Pasquale Di Filippo, Marta Malvestiti, Marco Risiglione, Sacha Trapletti, Annapaola Trevenzuoli. La scenografia è affidata a Guido Buganza, in un settecentesco contemporaneo, a Ilaria Ariemme, le musiche originali a Zeno Gabaglio. Ne ‘La bottega del caffè, Goldoni toglie i sigilli a certe dinamiche dell’animo umano nei suoi tratti più oscuri: avidità, vizi, pettegolezzo, sete di potere, messi in circolo nella piazzetta veneziana sulla quale s’affaccia il caffè, trasformandolo nel più completo ed efficace punto di riferimento tanto per l’intreccio quanto per lo svelamento.

È una sorta di Lingua Madre in presenza quella che va in scena martedì 9 novembre alle 18.30 e mercoledì 10 novembre alle 18. Nel ‘salotto’ della Sala 4 del Lac, ‘Ci guardano – prontuario di un innocente’, lavoro scritto e diretto da Carmelo Rifici proprio per ‘Lingua Madre – Capsule per il futuro’, progetto vincitore del Premio Hystrio nella categoria Digital Stage 2021. L’opera di Rifici è l’insieme di dieci monologhi aperti realizzati dagli allievi della Scuola ‘Luca Ronconi’ del Piccolo Teatro di Milano, camera alla mano. Un lavoro sul teatro e sul linguaggio in cui Rifici rilegge alcuni dei temi da lui affrontati negli anni recenti del suo lavoro registico: il rapporto tra linguaggio verbale e fisico, tra vittima e carnefice, tra parola e gesto. L’appuntamento di martedì 9 sarà preceduto alle 17.30 da una conversazione sul rapporto tra teatro e digitale nell’epoca della pandemia e sui cambiamenti di fruizione del pubblico. Carmelo Rifici, Olmo Cerri e Giacomo Jaeggli, della REC, dialogheranno con Giovanni Boccia Artieri e Laura Gemini, docenti di sociologia della comunicazione all’Università di Urbino (incontro gratuito, prenotazione obbligatoria su www.luganolac.ch).

Domenica 14 novembre alle 18 debutta invece ‘We Want It All’, che suggella i 25 anni di sodalizio artistico tra il coreografo Emio Greco e il regista Pieter C. Scholten, e insieme i dodici di vita della loro Compagnia ICK Dans Amsterdam, per quello che è il momento conclusivo delle sessanta creazioni coreografiche da essi create. Greco e Scholten debuttano a Lugano poco dopo aver inaugurato ad Amsterdam la sede
della compagnia nell’avveniristico complesso Space for Dance Art, e dopo aver ritirato – per il loro fondamentale contributo alla danza contemporanea – il Golden Swan, il più importante premio olandese dedicato alla danza.