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Festival di Arzo, attraversando mondi da 25 anni

Presentato il programma della 25ª edizione che si terrà dal 21 al 24 agosto

La Zona blu
(Luca Del Pia)
24 giugno 2025
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25 anni di Festival internazionale di narrazione di Arzo: un traguardo importante e che non era scontato raggiungere, ma che ci si prepara a festeggiare con un'edizione, dal 21 al 24 agosto, che guarda ai margini e alle zone di confine, fisiche e simboliche. Il titolo scelto dalla commissione artistica per questa edizione è “Mondi che ci attraversano”, un invito a superare il proprio punto di vista per farsi attraversare da narrazioni provenienti da "qui e altrove", come recitava il nome originario del festival.

Dal punto di vista organizzativo, sono state mantenute le novità introdotte l’anno scorso, con spettacoli dalle 18.30 e proposte per la primissima infanzia. Sono invece superate, almeno per ora, le difficoltà finanziarie che avevano portato a lanciare, lo scorso ottobre, una campagna di crowdfunding che ha raccolto non solo i fondi necessari a proseguire, ma anche numerose manifestazioni di solidarietà e vicinanza. Si è proceduto a una razionalizzazione degli spazi, con la scelta di privilegiare contesti più intimi – in pratica, niente più spettacoli per 3-400 spettatori –, programmando due spettacoli serali in contemporanea. Il tutto, ha sottolineato la commissione artistica, garantendo giusti compensi alle compagnie e biglietti accessibili a tutti.

Voci dai margini

La programmazione per adulti si caratterizza per l'attenzione alle «storie e memorie che vengono dai margini, dai confini, da quelle zone che spesso non sono raccontate o sono raccontate attraverso una narrazione mainstream», come ha spiegato Sofia Perissinotto della commissione artistica. È il caso di ‘La Zona blu’ di Nicola Borghesi (compagnia Kepler-452) che porta in scena gli appunti scritti a bordo della Sea-Watch 5 durante una missione di soccorso nel Mediterraneo centrale: lo spettacolo arriverà ad Arzo in forma di lettura scenica accompagnata da immagini originali girate sulla nave, per mostrare ciò che accade ai confini dell'Europa.

Anche ‘A volo d'angelo’ di Federica Cottini con Michelangelo Canzi nasce da un lavoro di ricerca, condotto in questo caso in Bosnia Erzegovina. I due giovani artisti, alla loro prima presenza ad Arzo, raccontano la figura di una guida turistica che trasforma il proprio passato in merce da vendere ai turisti, intrecciando ricordi personali e storie raccolte a Mostar, Sarajevo e Srebrenica.

‘Vorrei una voce’ di Tindaro Granata, per la prima volta ospite del festival, nasce invece dall'esperienza nella Casa Circondariale di Messina: intrecciando il racconto autobiografico dell'autore con l'esperienza del laboratorio teatrale carcerario.

‘HER. Le due facce della fragilità’ di Naya Dedemailan affronta il complesso tema del suicidio giovanile attraverso un monologo, mentre ‘Alcune cose da mettere in ordine’ di Rubidori Manshaft e Angela Dematté, con Roberta Bosetti, porta invece l'attenzione su un margine più vicino: le case di cura per anziani.

Completano il programma adulti ‘Siamo tutti in pericolo’ di Claudia Caldarano e Sandro Pivotti, che partendo dal titolo dell'ultima intervista di Pasolini interrogano l'epoca presente, ‘Gli anni’ di Marco D'Agostin con Marta Ciappina, spettacolo di danza che trasforma il corpo in archivio vivente di memorie, ‘Un live Podcast’ del collettivo under 35 Divano Project e ‘Fury room’ di e con Fanny Krähenbühl, uno dei due progetti arrivati ad Arzo in collaborazione con il circuito PREMIO, il concorso nazionale d’incoraggiamento per le arti sceniche che connette diverse realtà teatrali svizzere (l’altra proposta è, per le famiglie, ‘Bestiarium’ di Annina Mosimann).

Collegato al tema del margine è il progetto ‘Slow Motion’, laboratorio di teatro partecipato prodotto dal festival con la regia di Magali Tosato. L'iniziativa nasce dall'incontro tra persone con passato migratorio e residenti da sempre in Ticino. Gli incontri con il pubblico quest'anno avranno una formula itinerante, con la "Corte dei Miracoli" che si sposta in diversi luoghi di Arzo per accogliere quattro appuntamenti che permetteranno di approfondire i temi degli spettacoli.

Le proposte per le famiglie

Il programma per bambini e famiglie mantiene un ventaglio articolato di proposte che spaziano dalla primissima infanzia agli spettacoli per tutta la famiglia. Per i piccolissimi (0-3 anni), ‘Onde’ della Compagnia Teatrale Petra racconta l'incontro di una bambina con il mare, ispirandosi al lavoro dell'illustratrice coreana Suzy Lee. Per la fascia 3-6 anni, ‘ABCD’Emozioni’ della Compagnia Melarancio esplora le emozioni attraverso danza e musica.

Tra le numerose proposte per bambini più grandi, abbiamo i ritorni di Luigi D'Elia con ‘La grande foresta’, della Compagnia Arione de Falco con ‘Le rocambolesche avventure dell'orso Nicola, del ragnetto Eugenio e del moscerino che voleva vedere il mondo e che rese tutti felici’, e Marta Zotti con ‘Ida e la bambina nuova’. I Confabula presentano due lavori, ‘I tre capelli d'oro del diavolo’ e ‘Christine e Hans Andersen’, mentre il collettivo Minimo porta in scena una proposta con Antonello Cecchinato e Prisca Mornaghini.

Per la sua venticinquesima edizione, il Festival di Arzo ospita un progetto musicale affidato a Dom Lampa che coinvolge giovani artisti del territorio provenienti da contesti diversi, alcuni legati alla Fondazione Il Gabbiano e all'Associazione Atgabbes. Durante il weekend, “pocket show itineranti” animeranno gli spazi del festival tra uno spettacolo e l'altro. La giornata di sabato si concluderà alle 23 in piazza con il concerto gratuito di Dom Lampa, accompagnato dal gruppo Lampa Sexta Feira e dal fisarmonicista Goran Rango.

La prevendita di biglietti e abbonamenti è già attiva sul sito www.festivaldinarrazione.ch. Novità di quest'anno è la validità dell'abbonamento generale cultura AG.