Crescita economica positiva in aprile secondo la Seco, mentre le tensioni geopolitiche restano in primo piano
Chiusura in positivo oggi per la Borsa svizzera, che ha progressivamente recuperato terreno dopo un'apertura al ribasso. L'indice dei titoli guida SMI ha terminato le contrattazioni in progressione dello 0,78% a 12'227,28 punti.
In questo periodo gli operatori si muovono con cautela dopo l'euforia a seguito dell'accordo tra Usa e Cina sui dazi nel fine settimana. Gli occhi sono di nuovo puntati sulla guerra tra Russia e Ucraina, sul Medio Oriente e sulle tensioni tra India e Pakistan.
Oggi la Segreteria di Stato dell'economia (Seco) ha pubblicato una prima stima decisamente positiva della crescita economica in aprile: il prodotto interno lordo (PIL) sarebbe aumentato dello 0,7% rispetto al trimestre precedente, dopo un incremento dello 0,5% nell'ultimo trimestre del 2024.
Stando agli analisti, le aziende potrebbero aver approfittato di un contesto tariffario più basso nel primo trimestre, prima degli annunci del presidente americano Donald Trump, all'inizio del secondo, in quello che ha chiamato "Liberation Day". In ogni caso è indubbio che attualmente si assiste a un rallentamento, ha messo in guardia Felicitas Kemeny, responsabile del settore congiuntura presso la Seco.
Per quanto riguarda le blue chip, hanno terminato sopra la linea di demarcazione i pesi massimi difensivi Roche (+0,98% a 257,00 franchi), Novartis (+1,12% a 90,34 franchi) e Nestlé (+1,64% a 86,59 franchi).
In ambito finanziario, bene gli assicurativi Swiss Re (+1,05% a 149,65 franchi), Swiss Life (+0,48% a 833,00 franchi) e Zurich (+0,98% a 579,80 franchi), così come il bancario UBS (+0,65% a 27,70 franchi), mentre ha chiuso in negativo Partners Group (-0,71% a 1'190,00 franchi).
In ordine sparso i titoli particolarmente sensibili ai cicli economici come ABB (+0,70% a 47,62 franchi), Holcim (-0,12% a 98,06 franchi), Sika (-0,95% a 218,50 franchi) e Kühne+Nagel (+0,05% a 192,00 franchi).