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Fiume Breggia, una discarica a cielo aperto

Lo descrivono così le immagini che ritraggono il corso d’acqua che sfocia nel lago di Como pieno di sacchetti e rifiuti

(Depositphotos)
20 febbraio 2025
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L’immagine del Breggia, corso d'acqua internazionale che nasce in Ticino e sfocia nel lago di Como, all'altezza di Cernobbio, da tempo sembra essere quella di una discarica a cielo aperto. Non sta meglio via Brogeda strada provinciale che parallela alla A9 collega Ponte Chiasso a Maslianico. È il trionfo degli incivili che gettano la spazzatura dentro il corso del torrente o l'abbandonano lungo via Brogeda. Come conferma una documentazione fotografica che rilanciata dai social ben documenta quanto accade nel tratto finale del Breggia le cui acque (almeno quelle) non sono più inquinate e nel tratto della provinciale che dall'incrocio di via Bellinzona porta a Maslianico.

A completare il quadro a tinte fosche c’è anche la rete di confine tra Maslianico e Vacallo che, sostengono in molti, è tenuta insieme da rovi e sterpaglie. Nel Breggia si nota la presenza di sacchetti contenenti spazzatura di un noto supermercato ticinese e altre borse ‘anonime’ con rifiuti. Sacchetti e borse ben visibili in quanto trattenuti dalla vegetazione che caratterizza le rive del corso d'acqua. La loro rimozione è di competenza dell'Ersaf, ente riconducibile a Regione Lombardia. Sistemare la rete di confine compete all'Agenzia delle Dogane, la manutenzione di via Brogeda, trattandosi di una strada provinciale, tocca alla Provincia di Como. Villa Saporiti ha già fatto sapere che “gli sfalci e la rimozione dei rifiuti avvengono periodicamente”, ma non è possibile “controllare giornalmente quel che accade in quel tratto di strada”. Ma soprattutto, viene spontaneo osservare, non è possibile controllare le persone per le quali prese con le mani su sacchetti e borse con rifiuti è prevista una multa di 206 euro, così come scritto nel Codice dell'Ambiente.