Confine

Un drone russo avrebbe sorvolato Jrc di Ispra

La sua presenza sopra dei centri strategici per l'Unione europea, come il Joint Research Centre, ha suscitato preoccupazioni

A comando remoto
(Depositphotos)
30 marzo 2025
|

Dopo essere stata rilanciata dai giornali europei, è stata confermata da “fonti informate” la notizia che un drone di fabbricazione russa, a comando remoto, ha sorvolato il Jrc (Joint Research Centre) di Ispra della Commissione europea sul lago Maggiore, in provincia di Varese, a una trentina di chilometri dal confine con il Canton Ticino, almeno cinque volte negli ultimi giorni.

La notizia è stata anticipata nell’edizione di oggi del Corriere della Sera. Secondo quanto riferito, l’allarme è scattato quando i responsabili del centro della Commissione europea si sono accorti – grazie all’utilizzo di un sistema di rilevamento sperimentale – della presenza di un velivolo non riconosciuto. Dopo i sorvoli degli ultimi giorni, il drone non ha più fatto la sua comparsa sul lago Maggiore. In ogni caso, la sua presenza sopra uno dei centri strategici per l’Ue – dove tra l’altro vige una “no fly zone” – ha destato più di qualche preoccupazione. Considerato anche che nel Varesotto sono presenti altri importanti stabilimenti, come quelli di Leonardo, leader nel settore della Difesa.

Sui voli del drone indaga la Procura di Milano. Il pool antiterrorismo, diretto da Marcello Viola, ha acceso il faro sul drone che per cinque volte ha sorvolato il centro Ue di Ispra. La Procura milanese è competente per i reati di terrorismo nel distretto della Corte d'Appello che comprende anche Varese. Le indagini saranno affidate ai carabinieri del Ros. È questo l'orientamento della Procura di Milano, guidata da Viola, che dopo una prima segnalazione ha aperto un fascicolo ‘modello 45’, senza indagati né ipotesi di reato. Soltanto dopo le prime verifiche e una riunione tra inquirenti e investigatori, che si terrà domani, sarà iscritto un fascicolo con ipotesi di reato, che potrebbe essere quello di spionaggio. A occuparsi dell'inchiesta, con il procuratore Viola, saranno l'aggiunto Eugenio Fusco e il pm Alessandro Gobbis.

Il Joint Research Centre (Centro comune di ricerca) situato a Ispra rappresenta il terzo sito più grande della Commissione europea dopo Bruxelles e Lussemburgo. Fondato nel 1960 come sito di ricerca nucleare, attualmente è considerato uno dei principali campus di ricerca in Europa, dotato di numerosi laboratori e infrastrutture di ricerca all’avanguardia. Il personale del sito di Ispra lavora su due ambiti: ricerca non nucleare (risorse sostenibili e trasporti, spazio, sicurezza, migrazione, salute e protezione dei consumatori, efficienza energetica e cambiamento climatico, crescita e innovazione) e ricerca nucleare (salvaguardie nucleari, non proliferazione e sicurezza nucleare).