La misura è stata dettata da ‘superiori ragioni di sicurezza’. Con tutta probabilità ci vorranno tre settimane per ripristinare la situazione
Si stenta a crederlo, eppure è vero: dall'inizio della scorsa settimana alla dogana turistica di Brogeda una delle due corsie in direzione dell'Italia è chiusa al traffico “per superiori ragioni di sicurezza”. Legittimo quindi chiedersi cosa stia succedendo a uno tra i più trafficati valichi dell'arco alpino. La risposta che arriva dall'Agenzia delle dogane di Ponte Chiasso è disarmante: la carreggiata è stata sbarrata a causa della presenza “di buche di notevoli dimensioni”.
Le buche che stanno provocando notevoli disagi (soprattutto ai frontalieri) sono quattro: una è profonda 15 centimetri. Insomma, un cratere, che non si è creato da un momento all'altro. Stando agli esperti la situazione si è aggravata a causa delle ultime abbondanti piogge. Nessuno mette in discussione le valutazioni degli esperti, ma ci si domanda come mai non sia stato possibile evitare di chiudere una corsia in un punto nevralgico per i flussi transfrontalieri e il traffico turistico.
A questo punto si impone un interrogativo: quando sarà ripristinato il manto stradale? Potrebbero essere necessarie tre settimane. Per cui calendario alla mano (delle prossime festività svizzere) niente da fare per Ascensione (29 maggio) e Pentecoste (9 giugno). Se non ci saranno sorprese le ‘buche’ di Brogeda dovrebbero essere rimosse in tempo utile per consentire un Corpus Domini (19 giugno) ‘normale’, anche se con un traffico intenso.