La Polonia chiede l'attivazione dell'articolo 4 della NATO, mentre la Russia nega le accuse di provocazione
Una notte ad alta tensione e senza precedenti in Polonia dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina. Uno sciame di droni russi ha violato lo spazio aereo di Varsavia, in quello che molti tra i leader occidentali ritengono un attacco "deliberato" da parte della Russia - e non un errore come sporadicamente avvenuto in passato -, cominciato martedì sera e terminato all'alba del giorno dopo.
"Non siamo mai stati così vicini a un conflitto dalla Seconda Guerra mondiale", ha tuonato il premier polacco Donald Tusk, annunciando di aver chiesto l'attivazione dell'articolo 4 del trattato della Nato, un meccanismo di consultazione tra i paesi membri in caso di minaccia a una delle parti. Il primo ministro ha quindi sentito nel pomeriggio il segretario generale Mark Rutte e diversi alleati, tra cui il presidente francese Emmanuel Macron, il premier britannico Keir Starmer e la presidente del Consiglio dei ministri italiana Giorgia Meloni.
La condanna dei partner per "la violazione inaccettabile" è stata unanime, e la reazione dell'Alleanza pronta: a sostegno della difesa polacca e dei suoi F-16, la Nato ha fatto alzare in volo anche gli F-35 olandesi, un aereo italiano di sorveglianza Awacs e messo in stato di "massima allerta" i sistemi di missili di difesa aerea Patriot tedeschi che hanno rivelato i droni russi senza tuttavia dover intervenire per abbatterli.
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Le operazioni di recupero
"Difenderemo ogni centimetro del territorio della Nato", ha avvertito Rutte, inviando un "messaggio chiaro" al presidente russo Vladimir Putin: "Ferma la guerra in Ucraina, ferma l'escalation bellica che sta colpendo civili innocenti, e sappiate che siamo pronti".
Dal canto suo, il Cremlino ha respinto le accuse al mittente: "Ci attribuiscono provocazioni ogni giorno". Il ministero della difesa russo ha smentito di aver preso di mira obiettivi in territorio polacco e accusato a sua volta Varsavia di voler "aumentare l'escalation". E ha affermato che i droni in questione non superano i 700 chilometri di volo, lasciando intendere che siano invece partiti dalla vicina Ucraina.
"Ci sono state 19 violazioni" dello spazio aereo, ha riferito nell'immediato Tusk, aggiungendo che almeno tre droni erano stati abbattuti. Con il passare delle ore e l'ausilio di 12'000 agenti, il ministero dell'interno di Varsavia ha reso noto di aver trovato i rottami di 15 droni soprattutto nel voivodato di Lublino, nell'est della Polonia. Una casa e un'auto sono rimasti danneggiati, ma non si registrano vittime o feriti. L'aeroporto di Varsavia è rimasto inattivo per gran parte della notte, e nelle prossime ore verranno chiusi i confini con la Bielorussia in concomitanza con l'avvio delle grandi operazioni militari congiunte con la Russia, denominate Zapad-2025.
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Il primo ministro polacco Donald Tusk
Tre analisti contattati dall'emittente britannica Bbc "hanno identificato le immagini di un drone in gran parte intatto in un campo vicino al villaggio di Czosnowka, in Polonia orientale, come un Gerbera: un velivolo senza pilota multiuso ed economico, ampiamente utilizzato dalla Russia come esca per distrarre i sistemi di difesa aerea durante attacchi su larga scala all'Ucraina", scrive la stessa Bbc sul suo sito web.
Il numero di droni e delle violazioni dello spazio aereo fa tuttavia ritenere a Varsavia che l'attacco sia stato voluto. "Non abbiamo alcun dubbio sul fatto che non sia accidentale", ha detto alla stampa il ministro degli esteri Radoslaw Sikorski, denunciando un "attacco senza precedenti non solo sul territorio della Polonia ma su quello della Nato e dell'Unione europea".
Anche per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky "non è stato casuale" che "almeno otto Shahed russo-iraniani siano stati diretti verso la Polonia", in una notte che ha visto ancora una volta centinaia di droni abbattersi sul suo paese: il capo dello Stato ucraino ha messo in guardia da "un precedente pericoloso per l'Europa" e rinnovato la proposta agli alleati per creare "un sistema di difesa aerea comune per distruggere" simili ordigni.
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Militari polacchi nell’area colpita
Di possibile "atto intenzionale" parla anche l'alta rappresentante dell'UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza Kaja Kallas, mentre la Germania esclude decisamente "errori di traiettoria o incidenti": i droni "erano chiaramente diretti" allo spazio aereo polacco. Duro il commento del cancelliere Friedrich Merz: "La Russia ha messo in pericolo vite umane in uno Stato membro della Nato e dell'Ue", ha dichiarato parlando di "azione sconsiderata". E ha ammonito: "La Nato è e rimane pronta alla difesa", ha ammonito.
Enigmatico invece il commento del presidente statunitense Donald Trump, che appare sempre più sorpreso - se non deluso - dalle mosse di Putin a dispetto del faccia a faccia di Ferragosto in Alaska (USA): "Perché la Russia viola lo spazio aereo polacco con i droni? Eccoci qui!": è il laconico e criptico messaggio dell'inquilino della Casa Bianca sulla sua rete sociale Truth Social.
Attraverso il loro ambasciatore presso l'Alleanza atlantica, Matthew Witaker, gli Stati Uniti hanno comunque assicurato di essere "al fianco degli alleati Nato di fronte a queste violazioni dello spazio aereo" e l'impegno a "difendere ogni centimetro del territorio" dell'Alleanza.
Il generale Keith Kellogg, inviato speciale di Trump per l'Ucraina, era in viaggio verso la Polonia quando si è verificata l'incursione dei droni russi, riferisce l'emittente televisiva statunitense Cnn citando una fonte a conoscenza della sua missione. Kellogg, secondo un'altra fonte di Cnn, dovrebbe continuare il viaggio verso l'Ucraina nei prossimi giorni.