Estero

Scoperta archeologica in Martinica rivela resti precolombiani sotto un Club Med

Rinvenute oltre 250 strutture della cultura Saladoïde e 14 sepolture primarie a Sainte-Anne

13 settembre 2025
|

Un sito archeologico precolombiano di eccezionale valore è stato scoperto a Sainte-Anne, in Martinica, durante lavori di ristrutturazione del Club Med Les Boucaniers. Gli scavi hanno portato alla luce oltre 250 strutture risalenti alla cultura Saladoïde, attiva tra il IV e il VII secolo, più di 1'500 anni fa.

Tra le scoperte più sorprendenti figurano 73 pozzi amerindiani, il numero più alto mai rinvenuto nell'arcipelago delle Piccole Antille. Questi pozzi, alcuni profondi oltre due metri, testimoniano una sofisticata strategia di approvvigionamento idrico in assenza di corsi d'acqua. Gli archeologi parlano di una "tecnica di cuvelage unica" che permetteva di raggiungere la falda acquifera.

Durante le ricerche, secondo quanto riferisce "Le Figaro", sono stati ritrovati tra i 200 e i 250 vasi, probabilmente utilizzati per consumare ouïcou, una bevanda fermentata a base di manioca. Oltre a questi, sono emersi semi, frammenti vegetali, utensili in legno, calebasse (le zucche essiccate trasformate in borracce o brocche) e fibre intrecciate, che offrono uno spaccato della vita quotidiana degli abitanti dell'epoca.

Particolarmente toccanti sono le 14 sepolture primarie rinvenute, che rivelano pratiche funerarie complesse. Il corpo di un bambino di due anni, ad esempio, è stato trovato su un duho, un seggio cerimoniale in legno. Altri corpi adulti erano avvolti in teli di corda e ricoperti da conchiglie, coralli e pietre, disposti in varie posizioni rituali.

Tra i reperti più affascinanti figura un grande galet, una sorta di grande ciottolo di circa venti chili, inciso a raffigurare un volto umano in bassorilievo. Secondo gli esperti, questo simbolo potrebbe arricchire notevolmente la conoscenza dell'arte amerindiana dell'isola.

Le ricerche, ancora in corso nella zona di Pointe Marin, stanno contribuendo a riscrivere la storia precolombiana della Martinica, rivelando un patrimonio culturale sommerso, sotto le strutture moderne costruite per la ricettività turistica.