laR+ I dibattiti

Un’opportunità da non perdere

La Svizzera potrebbe presto assumere un ruolo pionieristico nello sviluppo di una società che sappia soddisfare al contempo le esigenze economiche, sociali e ambientali del nostro paese. Il 9 febbraio saremo chiamati a votare sull’iniziativa per la responsabilità ambientale, che chiede che le attività del nostro paese abbiano un impatto che non oltrepassi i limiti planetari.

Di cosa stiamo parlando? La natura fornisce per noi numerosi servizi, che ci permettono di respirare aria pulita, nutrirci, rifornirci di acqua potabile, e in generale vivere in un ambiente sano e sicuro. Questi servizi hanno però dei limiti. Per esempio, un suolo eccessivamente sfruttato non potrà essere fertile all’infinito, in quanto i suoi equilibri biochimici, se compromessi, possono alterarsi in modo irreversibile. Un rapporto di Agroscope mostra come i suoli si stanno perdendo a un ritmo allarmante; in Svizzera, ogni secondo circa un metro quadrato di suolo viene ricoperto da asfalto o cemento. A questo si aggiunge l’effetto di ingenti quantità di prodotti chimici, e la sempre più marcata siccità.

Già solo concentrandosi sugli sprechi, come i 2,8 milioni di tonnellate di cibo che ogni anno finiscono nella spazzatura, le perdite di acqua dagli acquedotti, o lo spreco energetico di edifici mal isolati, si potrebbero fare enormi passi avanti.
Un sì alle urne è fondamentale per ambiente, società ed economia. È ormai evidente che queste tre realtà sono strettamente interconnesse tra loro. Lo hanno dimostrato gli eventi estremi in Vallemaggia e Mesolcina che, oltre ad avere spazzato via vite umane, sono costati milioni di franchi.

A essere riconoscenti in caso di approvazione saranno soprattutto le generazioni future, per le quali ora più che mai occorre un piano d’azione ambizioso e lungimirante.