laR+ I dibattiti

Se questo non è urgente, cosa lo è?

Il Consiglio federale ha sottoposto in consultazione dei Cantoni fino al 5 maggio 2025 l’avamprogetto sulle misure di sgravio della Confederazione applicabili dal 2027 al fine di risparmiare fino a quasi 4 miliardi annui sul budget. Molte delle misure proposte andranno a tagliare servizi destinati alla popolazione e/o a ribaltare oneri sui Cantoni. Il Consiglio di Stato ha dunque tempo fino alla fine di aprile per formulare le proprie osservazioni da inviare al Consiglio Federale.

I Verdi del Ticino hanno inoltrato un’interpellanza per fare in modo che Parlamento, organi di stampa, associazioni, enti e in generale tutta la popolazione del cantone abbiano la possibilità di conoscere dal Consiglio di Stato, durante l’imminente seduta di Gran Consiglio, quali sono le ricadute dei tagli previsti e sapere come il Governo intende agire per farvi fronte. Questa informazione pubblica permetterebbe di sapere a cosa dovremmo rinunciare nel caso i tagli vengano effettivamente realizzati. Solo in questo modo, durante i mesi di marzo e aprile, si darebbe la possibilità alla cittadinanza e a tutte le parti toccate di esprimersi pubblicamente sui media o scrivendo direttamente al Governo, in modo che esso possa recepire importanti considerazioni nel redigere la risposta alla consultazione. Questo è il senso di una consultazione.

Inspiegabilmente l’Ufficio presidenziale (Up) del Gran Consiglio, seguendo una prassi che già in passato ha dato prova di essere piuttosto traballante, ha deciso che questo tema – ritenuto peraltro di interesse pubblico – non meriti di essere discusso settimana prossima in Parlamento, ma possa tranquillamente essere evaso entro 60 giorni con risposta scritta al primo firmatario dell’atto. Di fatto, ciò significa non dare la possibilità a chi è toccato dai tagli e alla cittadinanza stessa di reagire in tempo utile e far avere al Governo le proprie osservazioni perché vengano considerate nella risposta alla consultazione.

Prendiamo atto che per l’Up far sapere pubblicamente a cittadine e cittadini a quali servizi e/o prestazioni dovranno rinunciare non è importante. Far sapere a cittadine e cittadini cosa intende fare il Consiglio di Stato per evitare che tali servizi e prestazioni vengano tagliate non è nemmeno questo ritenuto importante. Così come infine non è importante dare loro la possibilità di esprimersi in modo che il Governo possa considerare le loro osservazioni nella consultazione da inviare al Consiglio federale.

Speriamo che il Consiglio di Stato riesca a evitare la mortificazione del dibattito politico su un tema così sensibile, rispondendo in breve tempo alle domande poste e permettendo così un dibattito pubblico almeno parziale.