Non è più concesso non sapere. Nella striscia di Gaza si sta perpetrando un inaudito genocidio. Non è solo una guerra, che già di per sė è un fallimento della diplomazia, ma il massacro di un intero popolo. Il Primo Ministro Benjamin Netanyahu, dicono di un paese democratico, è ricercato dal Tribunale dell’Aia per crimini contro l’umanità. Un essere spregevole. Uccide i civili con la fame ancor prima che con le bombe e droni e questo è di un’atrocità indescrivibile che non lascia spazio al raziocinio. Da due mesi non entrano più i beni di prima necessità e nemmeno gli aiuti umanitari. Ospedali sguarniti di qualsivoglia medicinale, corrente elettrica e neppure una semplice garza. Reparti di cure intensive ridotti al minimo, non ci sono più anestetici, incubatrici per prematuri e neonati, desolatamente spente. L’obiettivo dei fanatici si sta concretizzando con la distruzione del popolo palestinese. Non è ammissibile. Da fonte giornalistica, Rula Jebreal, scrittrice e docente palestinese con cittadinanza israeliana, commenta le esecuzioni dei bambini: “Due colpi di pistola alla testa”, e l’uccisione sistematica del personale sanitario internazionale. Non c’è più niente di umano in questo scenario genocidario. Uccidono i lavoratori che si occupano della stampa, perché nulla deve uscire dai confini del terrore. Tutto questo non può essere normale e deve finire il più rapidamente possibile. La politica è complice silente in questa tragedia umanitaria. La Svizzera e non solo, si occupa unicamente di rifornire armi a Israele, perché l’aspetto importante è il profitto, poco importa sulla pelle di chi! Siamo diventati dei mostri, senza più un briciolo di umanità e questo mi spaventa e mi indigna. Tutto l’impegno e la dedizione di Henry Dunant, svizzero, fondatore della Croce Rossa e Premio Nobel per la Pace, sembra essere andato perso. Onorevole Cassis, mi rivolgo a lei non solo come Consigliere federale ma come uomo, padre di famiglia e soprattutto come Medico, ha recitato il giuramento di Ippocrate che è sacro per ogni medico. Nella sua professione primaria si è occupato della cura delle persone, salvando loro la vita. Anche i palestinesi hanno diritto allo stesso trattamento, e hanno anche il diritto di avere almeno un pasto al giorno e due per i bambini. Confido in lei affinché la Svizzera non rimanga indifferente dinanzi a questa tragedia senza fine di un popolo martoriato da troppo tempo. Facciamo qualcosa subito!