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La città della Giustizia

Vi racconto l’inizio di una storia: un cittadino abita in uno stabile che, per la vetustà e per l’aumento della famiglia, necessita di ristrutturazione e ampliamento. La miglior soluzione è cercare uno stabile che, previ lavori di adattamento, possa risolvere il problema. Si presenta una soluzione interessante; infatti nelle vicinanze esiste parte di un immobile, di proprietà di una banca, che si presenterebbe ideale per risolvere ambedue le esigenze. Presenta la proposta alla famiglia, ma ottiene un veto perché l’impegno finanziario è ritenuto eccessivo. Si dà da fare per trovare una soluzione più abbordabile e la trova, con la possibilità di bypassare il veto, quando incontra un mio vecchio socio con cui condivide l’azionariato di una vecchia Sa.
Ecco la soluzione: la Sa compra dalla banca la parte di immobile che interessa e gliela affitta. Sì, ma la Sa non ha il capitale per l’acquisto; nessun problema, la banca stessa, proprietaria, finanzierà la Sa per l’acquisto, e il cerchio si chiude e senza sborso di capitali. È contento di aver trovato la soluzione e aver bypassato il veto della famiglia, ma ha fatto il conto senza l’oste; il proprietario dell’altra parte dell’immobile (condomino) ha qualcosa da dire. Giustizia è fatta? Fine della prima puntata. Affaire à suivre.