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Una Magistratura valida e da sostenere

27 gennaio 2025
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Sia un media visivo, come pure i portali su internet e i domenicali cartacei, hanno biasimato e anche un po’ denigrato la nostra Magistratura, senza valutarne le capacità e i mezzi di lavoro, ma soprattutto senza alcuna valutazione numerica, e mi spiego: oggi abbiamo circa 4’000 nuove inchieste annue, 26 magistrati e oltre 1’100 avvocati (non tutti penalisti); tutto ciò mi fa valutare il lavoro di tutti in 154 nuove inchieste per ogni procuratore (quasi una nuova ogni giorno) e circa 4 per ogni avvocato, senza contare quelle in corso, che sono 14’000 circa.

È comprensibile a tutti quanto la situazione sia diventata insostenibile, e criticare gratuitamente la Magistratura, secondo me, è facile ma non costruttivo. Forse andrebbe sostenuta fornendo la possibilità di un sostegno a monte che dia una prima scrematura a quelle denunce che sono un po’ “ballerine” e che fanno perdere molto tempo e risorse a un lavoro più sostanziale, inoltre eventuali ricorsi dei 1’100 possono essere analizzati senza interrompere i lavori sostanziali.

Dico questo perché, analizzando i numeri, il ritardo si protrae di anno in anno e le 14’000 inchieste in corso possono solo aumentare ogni anno, e la colpa non è di certo dei magistrati, ma di un sistema che non li sostiene. Tutto ciò fa del male agli indagati, alle vittime e per finire ai magistrati stessi, che potrebbero sentirsi impotenti.

Concludendo, è necessario trovare un sistema che permetta ai numeri che ho evidenziato all’inizio di questo intervento di stabilizzarsi nel tempo, e che risolva l’annoso problema dei ritardi; sì, perché al 31.12.2024 riportare 14’000 casi nell’anno nuovo non può essere una soluzione per il futuro. Qui forse l’aiuto del parlamento a legiferare la giusta soluzione non farebbe di sicuro male. Certo che, se una trivella caduta nel lago necessita l’apertura di un incarto, allora sarà molto difficile ottenere gli auspicati miglioramenti in seno al terzo potere…