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Separazioni in Ticino

Separarsi è già un fallimento, ma trascinare la propria vita e quella dei figli nelle Preture o Arp in Ticino è un suicidio. Due adulti affidano a estranei – giudici, assistenti sociali, curatori, psicologi – la gestione della propria famiglia, spesso con parcelle astronomiche e senza vera esperienza di vita.
Pochi sanno che le autorità favoriscono spesso un solo genitore, relegando l’altro a tristi diritti di visita. La parità resta un miraggio, mentre il sistema alimenta conflitti per interesse economico. Le decisioni vengono prese senza conoscere i diretti interessati, con regole standard uguali per tutti i casi.
Il risultato? Bambini trasformati in cavie di perizie, obbligati a incontri con psicologi che li analizzano, spesso senza che entrambi i genitori abbiano accesso ai risultati. Non esiste parità di trattamento: entrambi dovrebbero essere coinvolti alla pari nella crescita ed educazione. Eppure, nel nostro bel Ticino, l’Arp della capitale Bellinzona decide senza vera competenza affettiva, con avvocati improvvisati a giudici del destino familiare.
Le guerre legali distruggono patrimoni e persone: migliaia di franchi agli avvocati, anni di cause infinite, mentre i giudici decidono chi sia “migliore” per crescere il bambino, come se l’amore fosse misurabile.
L’unica via è il buon senso: accordarsi e firmare una separazione equilibrata con custodia alternata. Molti Stati europei si sono adattati, ma la Svizzera e il Ticino preferiscono alimentare i conflitti per profitto. Studi recenti confermano che l’affidamento esclusivo non è la strada giusta.
Nessuna Pretura o Arp restituirà ai figli tempo e serenità rubati: stop allo Stato invadente con personale impreparato!