Riferendomi all’articolo di Marino Molinaro (laRegione 29.3.25) ricordo che nel 2019 la mia proposta fu bocciata dalla maggioranza del Gc senza dibattito e sulla base di un rapporto commissionale farlocco. Il tracciato sponda destra proposto prevede una diramazione (non uno svincolo) a Sementina (il tennis non viene toccato) inoltre non calpesta terreno palustre e boschivo. Se è vero che il tracciato di sponda destra non serve i centri commerciali e industriali della sponda sinistra, non lo fa nemmeno la variante sponda sinistra perché la prevista galleria deve aggirare Sant’Antonino e Cadenazzo passando ben addentro la montagna, fatto che renderebbe scomodo un eventuale svincolo in roccia a cui gli utenti sicuramente preferirebbero l’attuale e più corta strada cantonale. Questa problematica è stata recepita tant’è che si prevede di costruire un’apposita strada diretta ai centri commerciali e industriali di Cadenazzo che parte dallo svincolo di Camorino. Il tracciato lungo la sponda destra drenerebbe la maggior parte del traffico attuale tra Camorino e Quartino perché è quasi tutto traffico di transito. Probabilmente l’analisi citata dall’articolista era ancora basata sull’idea di un tracciato autostradale interrato tra Camorino e Cadenazzo, variante poi scartata a causa della falda freatica. Inoltre i maggiori benefici di una lunga galleria per i villaggi della sponda sinistra sono ancora da dimostrare: una galleria lunga 8 km produce soprattutto costi e 2 milioni di m3 di detriti rocciosi da sistemare altrove. Da menzionare pure il fatto che per sempre tutto il traffico verso Locarno lungo la sponda sinistra dovrà passare da Camorino con relativo allungamento del percorso.
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All’articolista non compete indicare quale sarebbe la variante migliore ma semmai evidenziare che l’Ufficio federale dell’ambiente – per ora in modo informale in vista della consultazione ufficiale – sostiene una variante di sponda destra in galleria da Sementina a Riazzino (simile alla variante Geiler) in alternativa a quella ufficiale di sponda sinistra con tunnel in montagna e nodo irrisolto a Quartino per motivi ambientali. Il costo pari a due miliardi sarebbe identico. Agli esperti e al Consiglio federale il compito di stabilire anche quale delle due varianti (ma sul tavolo ve ne sono altre) ridurrebbe concretamente il transito lungo la cantonale fra Contone, Cadenazzo, Sant’Antonino e Camorino. Le indicazioni finora emerse propendono per la variante di sponda sinistra.
Marino Molinaro